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Giovanni Paolo II: Benedetto XVI ai vescovi polacchi per il centenario della nascita di Wojtyla, “suscitò nuova ammirazione per Cristo e la Chiesa”

“Quando il 16 ottobre 1978 il cardinale Wojtyla fu eletto Successore di Pietro, la Chiesa si trovava in una situazione drammatica” scrive Benedetto XVI in una lettera ai vescovi polacchi per il centenario della nascita di Giovanni Paolo II. Nel testo, pubblicato dall’Ufficio stampa della Conferenza episcopale polacca, si sottolinea che le discussioni sull’implementazione del magistero del Concilio Vaticano II fecero sì che “i sociologi dell’epoca paragonavano la situazione della Chiesa a quella dell’Unione Sovietica sotto Gorbaciov, dove, nella ricerca delle riforme necessarie, l’intera potente immagine dello Stato sovietico alla fine crollò”. Tuttavia, Giovanni Paolo II ebbe “la capacità di suscitare la rinnovata ammirazione per Cristo e per la sua Chiesa”. Descrivendo quanto il Papa polacco fosse colpito dal messaggio della Divina Misericordia, Benedetto XVI racconta l’umiltà con la quale Wojtyla accettò l’iniziale rifiuto da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, guidata all’epoca da Joseph Ratzinger, di istituire la prima domenica dopo Pasqua la Festa della Divina Misericordia, per poi proporre una soluzione costruttiva, capace di preservare il significato storico della Domenica in Albis. Il Papa emerito sottolinea infine “l’unità interiore del messaggio di Giovanni Paolo II e delle intenzioni fondamentali di Papa Francesco” poiché “i nostri sforzi morali vengono intrapresi sotto la luce della misericordia di Dio rivelatasi la forza che guarisce la nostra debolezza”.

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