Parlamento Ue: Scholz (cancelliere tedesco), “sono fermamente convinto che il mondo del 21° secolo sarà multipolare”

foto SIR/Marco Calvarese

(Strasburgo) “La Germania è il più convinto sostenitore europeo dell’Ucraina. Con aiuti, con armamenti. E lo rimarrà finché sarà necessario“. Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz dinanzi all’emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo. “Il 9 maggio“, che ricorda la Dichiarazione Schuman del 1950, “è l’unica risposta corretta e lungimirante alla guerra mondiale scatenata dalla Germania, al nazionalismo distruttivo e alla megalomania imperialistica. Oggi, 73 anni fa, il ministro degli Esteri francese Robert Schuman proponeva di creare una nuova ‘Europa organizzata e vibrante’. All’inizio ci fu la comunitarizzazione del carbone e dell’acciaio. In altre parole, i beni che sono stati utilizzati per decenni per fabbricare armi. Armi che i nostri nonni e bisnonni usavano per spararsi a vicenda. Il sogno dei padri e delle madri d’Europa era di porre fine una volta per tutte a questo reciproco massacro. Questo sogno si è avverato per noi. La guerra tra i nostri popoli è diventata inimmaginabile, grazie all’Unione europea”. “Ma uno sguardo alle immediate vicinanze della nostra Unione mostra in modo terribile che questo sogno non è realtà in tutti i Paesi europei. Con grande sacrificio, il popolo ucraino difende giorno dopo giorno la propria libertà e democrazia, la propria sovranità e la propria indipendenza contro un brutale esercito russo invasore. Anche i padri e le madri fondatrici assegnarono all’Europa un compito che andava ben oltre la sua pacificazione interna. Per loro era chiaro: l’Europa ha una responsabilità globale. Perché il benessere dell’Europa è inseparabile dal benessere del resto del mondo”.
Scholz ha ricordato come Schuman, nella sua Dichiarazione, avesse puntato lo sguardo verso l’Africa. “Affrontare le conseguenze del colonialismo deve essere una caratteristica essenziale di ogni partenariato europeo con i Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America latina. Un sodalizio che si lascia alle spalle la visione eurocentrica degli ultimi decenni. Stabilire tali partnership mi sembra oggi più importante che mai”.
“450, forse 500 milioni di persone dopo il prossimo allargamento” dell’Ue verso i Balcani, “vivono nell’Ue. Questo è solo il cinque percento della popolazione mondiale. Nuovi pesi massimi economici, demografici e politici stanno emergendo in Asia, Africa e nel sud America… Giustamente non accetteranno un ordine mondiale bipolare o tripolare. Ecco perché sono fermamente convinto che il mondo del 21° secolo sarà multipolare, lo è da molto tempo”.
Nella replica agli eurodeputati, Scholz ha più volte attaccato la guerra scatenata dalla Russia, “che è una minaccia, rappresenta la legge del più forte”. Ha quindi insistito sull’Alleanza atlantica, sulla “forza di pace” che essa rappresenterebbe, sulla risposta all’imperialismo di Putin.
Sul versante interno, Scholz ha invocato riforme per l’Unione europea, superando l’unanimità in Consiglio, assegnando maggiori competenze alla Commissione e ribadendo la centralità del Parlamento nell’architettura politica comuntaria.

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