Diocesi: Siena, la sera del 20 maggio i tesori del Museo in mostra per un evento in memoria di San Bernardino

La Conferenza episcopale italiana, attraverso l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, promuove anche quest’anno le Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale, per l’edizione 2023 col titolo “Oltre lo scivolo. Beni culturali ecclesiastici: dall’accessibilità all’inclusione”, che si terranno dal 13 al 21 maggio. L’arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino partecipa, in collaborazione con l’Opera della Metropolitana di Siena, aprendo le porte in notturna del Museo diocesano, allestito nell’antico Oratorio di San Bernardino, in piazza San Francesco. L’evento, a cura dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi, si terrà a partire dalle ore 21 di sabato 20 maggio, festa liturgica di San Bernardino da Siena, il celebre riformatore dell’Ordine francescano nella prima metà del ‘400, la cui memoria è fortemente legata ai luoghi in cui sorge il Museo diocesano. Il tema proposto è “Nel Suo Nome. L’umanesimo di San Bernardino in dialogo con l’arte”. San Bernardino da Siena, nella tradizione della spiritualità francescana, fu assiduo oratore e testimone impegnato per la pace fra le fazioni politiche nell’Italia del suo tempo. Saranno ripercorsi con una lettura antropologica, ispirata dall’opera bernardiniana, i grandi capolavori conservati nel Museo diocesano: dalle icone mariane duecentesche e trecentesche, fra le quali la celebre “Madonna del latte” di Ambrogio Lorenzetti, la “Pietà” quattrocentesca di Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, una delle prime rappresentazioni in ambito italiano di questo soggetto, L’”Annunciazione” di Matteo di Giovanni e il grande ciclo d’affreschi dell’Oratorio, opera di Domenico Beccafumi, del Sodoma e di Girolamo del Pacchia, fra i maggiori protagonisti della pittura del primo ‘500 senese. Saranno visibili anche cimeli relativi alla vita e al culto di San Bernardino da Siena. Un’occasione per scoprire un patrimonio artistico e identitario di grandissimo spessore, un momento di riflessione e di dialogo tra i linguaggi della bellezza dell’arte, della fede e dell’umanesimo cristiano.

 

 

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