Diocesi: Milano, la Chiesa ambrosiana davanti al calo dei preti. Meno battesimi e matrimoni. Tengono comunioni e cresime

Don Paolo Brambilla (Foto chiesadimilano.it)

Visti i dati relativi al calo e all’invecchiamento dei preti della diocesi di Milano, si dovrà riflettere sull’organizzazione della Chiesa ambrosiana. Nella ricerca presentata oggi si affronta questo tema. “È un aspetto molto complesso, di cui proveremo a dire qualcosa nel volume monografico, che sarà pubblicato da Ancora nel settembre prossimo”, afferma don Paolo Brambilla. “Dal punto di vista delle idee, occorrerà chiarire alcuni aspetti delle comunità pastorali e delle strutture concrete. Questo è sicuramente il discorso più delicato, perché ha a che fare con l’aspetto emotivo di una comunità. Come ambrosiani abbiamo sempre investito danari, tempo, energie nelle nostre strutture: dire che sono sovradimensionate o che sono troppe è difficile, ma noi lo diremo nelle conclusioni. Un conto, per esempio, è considerare un salone di questa o di quella parrocchia, ma se c’è una sola comunità pastorale, occorre scegliere cosa tenere e cosa lasciare”.
In questo orizzonte di una possibile riorganizzazione, occorre tenere conto anche dell’invecchiamento della popolazione e della denatalità? “Senza dubbio. Basti pensare che, oggi, per ogni ragazzo sotto i 14 anni ci sono meno di due anziani, ma che, già nel 2050, il rapporto sarà di 1 a 3. Le nostre comunità saranno ricche di anziani, non perché non saremo capaci di attirare i giovani, ma perché i giovani saranno molti di meno. Forse la nostra Chiesa dovrebbe pensare, in questo caso, a nuove soluzioni relative a questa fascia della popolazione sempre in crescita, anche valutando il fatto che la Pastorale giovanile avrà una forte riduzione dal punto di vista dei preti dedicati”.
Quali sono i dati dei sacramenti?, domanda Annamaria Braccini (chiesadimilano.it). “Relativamente ai sacramenti dell’iniziazione, in questi anni vi è stata una tenuta di Comunioni e Cresime, che hanno avuto un lievissimo decremento, mentre i Battesimi sono calati da 37-38mila degli anni 2000 ai 20mila attuali. Anche valutando la denatalità, la cifra è comunque molto bassa. Per i matrimoni in diocesi, dai 18mila annui degli anni Novanta siamo passati a 4mila”.
Qualche segno positivo c’è? “Un dato interessante è che l’Insegnamento della religione cattolica (Irc) ha avuto negli ultimi anni una sostanziale tenuta e addirittura un lieve incremento nelle Scuole superiori, soprattutto nei Licei, relativamente a chi decide di avvalersene. È difficile interpretare questo dato, che però ci dice che l’Irc – che ovviamente non può trasformarsi in una catechesi – può diventare, tuttavia, un’occasione importante”.

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