Scuola: Msac, a Montesilvano dal 24 al 26 marzo la Sfs “Generazione 2030 – Studenti che cambiano la realtà”

Sono circa 2.000 le studentesse e gli studenti da tutto il Paese che si ritroveranno a Montesilvano (Pe) dal 24 al 26 marzo per la Sfs 2023, la Scuola di formazione per studenti che quest’anno ha come titolo “Generazione 2030 – Studenti che cambiano la realtà”.
La Sfs è un’iniziativa di formazione promossa dal Movimento Studenti di Azione cattolica (Msac) rivolta a tutti gli studenti e le studentesse della Scuola secondaria di II grado. L’appuntamento gode, tra gli altri, del patrocinio della Regione Abruzzo, del Comune di Montesilvano, dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) e della Fondazione Cariplo, oltre che del sostegno di Confcooperative, Federcasse e Fondosviluppo. Nel complesso, sono più di venti le partnership strette dal Msac per la Sfs con realtà associative e imprenditoriali nazionali e territoriali.
Durante la tre giorni, spiega una nota, “verranno proposte ai partecipanti attività formative di diverso genere, volte al raggiungimento di competenze trasversali e capacità relazionali. Oltre alle sedute plenarie per le lectiones magistrales sui temi in programma, si terranno numerosi workshops, corrispondenti agli obiettivi specifici dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con la partecipazione di esperti di progettazione e allo scopo di sviluppare soft skills inerenti alle capacità progettuali e di team working”.
Con questa edizione della Sfs “gli studenti di Azione cattolica intendono sostenere la tesi che giovani competenti possono realmente cambiare il mondo”. Per questo hanno scelto di fare propri i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals– SDGs) dell’Agenda 2030 dell’Onu, ritenendo che “le sfide dello sviluppo sostenibile siano assolutamente cruciali per la loro generazione e per quelle che verranno”. Di fatto, “la sostenibilità non riguarda soltanto i necessari equilibri dell’ambiente: sostenibile è una crescita che include, che rafforza la coesione nella società, che riduce le diseguaglianze; e che allarga la rete della integrazione e della cooperazione internazionale”.
La nota spiega: “La Sfs 2023 intende guardare senza paure e senza fare sconti di verità alle crisi del nostro tempo. La crisi pandemico-sanitaria, la crisi energetica globale, la crisi di partecipazione ai processi democratici, ed altro ancora, hanno evidenziato la necessità di un rinnovato protagonismo giovanile, capace di proporre soluzioni nuove e competenti alle grandi questioni di questo nostro scorcio di millennio. Serve però valorizzare la loro soggettività in una costruttiva relazione intergenerazionale. Occorre lasciare ai giovani spazio per un’autentica assunzione di responsabilità. Non dimenticare che nei giorni più bui della pandemia i giovani hanno mostrato per primi grande senso di responsabilità e del dovere”.
In particolare, “ogni studentessa e ogni studente, durante la Sfs, sarà invitato a riflettere circa il cambiamento della società (e della scuola) verso la transizione ecologica, provando a trovare risposte sostenibili e globali a problemi che ormai non si possono più trascurare. Ogni partecipante alla Sfs sarà anche chiamato ad interrogarsi su quali siano le prospettive offerte dalla svolta verso una cultura digitale, che nasconde sì tante possibilità ma che già traccia altrettanti divari nella società. In ultimo, ciascun partecipante alla Sfs avrà l’occasione di approfondire quali siano le strategie di inclusione in tema di rispetto della dignità umana e delle minoranze”.

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