Diocesi: mons. Raspanti (Acireale) agli enti del Terzo settore, “rifondare un nuovo umanesimo sui valori del volontariato”

“Supportare i volontari così da promuovere rapporti di collaborazione con enti e aziende presenti sul territorio diocesano. Investiamo su un rinnovato volontariato, sulla responsabilità di favorire la partecipazione e sulla nuova missione fondata su un’identità condivisa. La Chiesa declini il paradigma imperante dell’economia per rifondare un nuovo umanesimo sui valori del volontariato e della solidarietà sociale”. Così il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, in occasione dell’incontro, nell’ambito dei cantieri sinodali, con gli enti del Terzo Settore che operano nel territorio della diocesi.
Nei locali della Caritas diocesana di Acireale, i rappresentanti delle associazioni sono stati convocati dal vescovo mons. Antonino Raspanti che insieme con don Orazio Tornabene, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro, e don Orazio Sciacca, direttore del Servizio della pastorale giovanile, hanno messo in atto l’esperienza dell’ascolto. Presenti, inoltre, don Vittorio Rocca, responsabile diocesano per il Cammino sinodale, e il presidente del Csve Salvatore Raffa. Tanti gli stimoli e le provocazioni che ha visto l’incontro coinvolto sulle problematiche del Terzo Settore. I volontari sono stati infatti chiamati a confrontarsi su cooperazione e partecipazione, sulle difficoltà e sfide future attraverso la costruzione di un percorso che porta a rilanciare e approfondire la dottrina sociale della Chiesa. Coordinati dagli operatori del Csve, si sono confrontati “La rete d’oro” rappresentata da Lella Cutuli, “104 Orizzontale” con Rosario Grasso, “Industrie culturali” con Maria Luisa Scalia, “Anc Guardia Mangano” con Fernando Oliva, la “Fratres di Aci Catena” con Nino Zangri, Comunità Madonna della Tenda di Cristo con Suor Rosalba, “Accademia Acese Odv” con Roberto Cristina, “Salviamo i Boschi” con Domenico Turillo, “Misericordia di Acireale” con Orazio Maltese e “La Zattera” con Maria Augusta Cinti. Molti gli stimoli di riflessione principalmente centrati sulla necessità di una cittadinanza attiva e su queste premesse i volontari hanno evidenziato la strutturale carenza di volontari e l’insufficiente presenza delle istituzioni, spesso presenti solo in casi di emergenze.

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