Neonati prematuri: Nidcap, il 20 marzo la giornata mondiale dedicata all’approccio assistenziale individualizzato nelle Terapie intensive

È una mattina di metà marzo e Viola, nata prematura dopo soli 6 mesi e mezzo di gravidanza, si accinge finalmente a fare il primo bagnetto. Mamma e papà sono pronti, accompagnati e guidati da Marco, il loro infermiere. Accanto a loro c’è Sara, una professionista Nidcap (Newborn Individualized Developmental Care and Assessment Program). Il 20 marzo si celebra la Giornata mondiale Nidcap. In Italia ci sono, attualmente, due centri di formazione: l’Italian Modena Nidcap Training Center, diretto da Alberto Berardi, e il Rimini Nidcap Training Centre diretto da Gina Ancora. Tuttavia si stanno diffondendo in tante Terapie intensive neonatali (Tin) italiane le basi di questo approccio di cura globale che, attraverso l’osservazione dettagliata e strutturata del comportamento dei neonati, aiuta a capire in quale fase di sviluppo essi si trovino, di cosa abbiano bisogno e come si possa fornire loro, in collaborazione con i genitori, cure personalizzate e non stressanti. Questo perché i bambini nati prematuramente, come Viola, hanno un cervello ancora immaturo per potere affrontare tutte le stimolazioni della vita fuori dall’utero e della Tin. Professionisti certificati Nidcap sono infatti presenti anche a Torino, Siena, Firenze, Genova e Roma. Questo approccio, facilitando l’integrazione multidisciplinare, accompagna la famiglia dal pre-ricovero fino al post-dimissione (casa e territorio), per pianificare interventi e strategie assistenziali nelle quali il genitore sia protagonista e artefice. Gli Standard assistenziali europei per la salute del neonato raccomandano l’approccio Nidcap all’interno dello standard “Cure per lo sviluppo centrate sul bambino e sulla famiglia”.

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