Migranti: oltre mille morti o dispersi nel continente americano secondo l’Oim. Numeri in leggero calo, ma “movimento senza precedenti”

Il Progetto migranti scomparsi dell’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), che monitora le rotte migratorie in tutto il mondo, ha aggiornato ieri le sue statistiche, in cui rileva che il numero di dispersi e morti nel continente americano è di 1.078, ancora al di sotto del numero riportato lo scorso anno (1.457). La regione delle Americhe (America meridionale, centrale e settentrionale e Caraibi) “è caratterizzata da flussi migratori misti, complessi e dinamici, sia intra- che extra-regionali”, afferma l’Oim, che ha messo in guardia dal movimento migratorio “senza precedenti” attraverso il Messico e l’America centrale. Secondo l’organizzazione, “le persone che transitano attraverso le Americhe comprendono rifugiati, richiedenti asilo, migranti economici, visitatori di breve durata e altre persone in movimento. Le cause della migrazione e dello sfollamento sono molteplici e includono disastri naturali, violenza strutturale, povertà e disuguaglianza”. Sempre in questi giorni, l’Oim ha presentato il rapporto “Tendenze migratorie nelle Americhe”, che si riferisce al periodo marzo-giugno 2023. “L’aumento dei movimenti migratori di persone altamente vulnerabili nelle Americhe è proseguito nel periodo gennaio-giugno 2023 ed è evidente in tutte le subregioni, ad eccezione del confine meridionale degli Stati Uniti. Le nazionalità venezuelana, haitiana, cubana ed ecuadoriana sono le principali protagoniste di questi grandi movimenti irregolari. sono i protagonisti di questi grandi movimenti irregolari”. Il rapporto segnala anche una ripresa massiccia di emigrazione da parte della popolazione ecuadoriana, alle prese con un aumento esponenziale della violenza interna. Secondo i dati più recenti, il Governo messicano stima che ogni giorno arrivino alle sue frontiere mediamente circa 16.000 migranti. Nel frattempo, i dati ufficiali di Panama indicano che fino a settembre più di 385.000 persone hanno attraversato la giungla del Darién, che separa Panama dalla Colombia, rispetto alle 248.000 dell’intero 2022, che già era il numero più alto di sempre.

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