Tutela minori: mons. Ghizzoni (Cei), “impegnarci contro una piaga gravissima che fa male alla Chiesa”

foto SIR/Marco Calvarese

“Non operiamo nella periferia della Chiesa per riparare danni esterni, ma lavoriamo al cuore della nostra vita ecclesiale, dove si sono prodotte ferite che le persone si portano dentro. E non è facile curarle”. Così mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna e presidente del Servizio nazionale Cei per la tutela dei minori, è intervenuto al primo incontro nazionale dei referenti territoriali del Servizio. “La Chiesa universale si sta muovendo per ripensare se stessa in senso sinodale e forse ci si aspetta che alcune strutture cambino in un’ottica più missionaria. Dentro questo cambiamento ci siamo noi – ha precisato mons. Ghizzoni -, con un ministero che sta cambiando la vita e il volto della Chiesa a poco a poco e partendo dal basso”. “Il reato e il peccato gravissimo contro i piccoli, i fragili e i vulnerabili ferisce profondamente il cuore della Chiesa. Dobbiamo cambiare la cultura di base delle nostre comunità – ha concluso mons. Ghizzoni -, rinnovare l’attenzione e la cura per la dignità dei più piccoli e dei più fragili. È un impegno serio, per ridurre al minimo e, se possibile, far scomparire questi reati. Dobbiamo impegnarci contro una piaga gravissima, che fa male alla Chiesa”.

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