Povertà: Caritas, 3,4 milioni di interventi nel 2022, aiutate 255.957 persone. Il 45% dei sussidi per “bisogni energetici”

La Caritas, con il suo lavoro capillare radicato nei territori, è un osservatorio privilegiato dove osservare la situazione e i cambiamenti. Nel 2022 gli interventi di aiuto sono stati complessivamente 3,4 milioni, per una media di 13,5 prestazioni per assistito/nucleo (la media del 2021 era di 6,5). Nei centri di ascolto e servizi informatizzati (complessivamente 2.855) sono state supportate 255.957 persone, ossia l’11,7% delle famiglie in povertà assoluta, l’1% delle famiglie residenti. E’ quanto emerge dal Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia 2023 “Tutto da perdere” presentato oggi a Roma. Gli stranieri sono il 59,6%, con punte che arrivano al 68,5% e al 66,4% nel Nord-Ovest e nel Nord-Est. L’età media è 53 anni per gli italiani e 40 anni per gli stranieri. Il 52,1% sono donne, il 47,9% uomini. Gli utenti sono accomunati da un basso livello di istruzione (il 66,5% ha la licenza di scuola media inferiore) e fragilità occupazionale. Il 48% è in condizioni di disoccupazione e di “lavoro povero” (22,8%). I lavoratori poveri che si rivolgono alla Caritas sono il 22,8% dell’utenza, di cui il 64,9% sono stranieri. L’età è compresa fra i 35 e i 55 anni, il 53,7% sono coniugati, il 75,9% ha figli, il 76,7% vive in case in affitto. Lavorano come colf, badanti, addetti alle pulizie, operai, manovali, impiegati nella ristorazione e nel commercio. Le nuove povertà pesano per il 45,3% tra gli utenti Caritas ma sono ancora moltissime le persone che faticano a risollevarsi: il 24,4% è seguito da cinque anni e più, il 21% da 1-2 anni, il 9,3% da 3-4 anni. Ci si rivolge alla rete Caritas soprattutto per problemi economici (il 78,5%), occupazionali (45,7%) e abitativi (23,1%), disagi legati all’immigrazione (24,2%), problemi familiari (13%), di salute (11,6%), legati all’istruzione (7,8%), alle dipendenze (3,1%), alla detenzione e giustizia (3,1%) o all’ handicap/disabilità (2,9%). La povertà energetica in Italia, ossia la difficoltà a pagare le bollette delle utenze domestiche o poter scaldare la propria casa, colpisce il 9,9% della popolazione (dato Istat/Eurostat), con una tendenza all’aumento negli ultimi 10 anni. Nel 2022 il 19,1% degli assistiti Caritas ha ricevuto un sussidio economico (86mila sussidi), il 45% è stato a supporto di “bisogni energetici”.

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