Regno Unito: vescovi inglesi chiedono cessazione delle violenze in Terra Santa e ricordano le vittime degli scontri

Un mini congresso eucaristico di un giorno, a settembre del prossimo anno, in contemporanea con quello a Quito, in Ecuador, all’Oscott College di Birmingham, proprio dove, nel lontano 1800, si svolse la prima processione dopo il lungo periodo delle persecuzioni della Riforma. Questa una delle novità emerse dalla plenaria dei vescovi cattolici di Inghilterra e Galles che si è tenuta nel centro pastorale di Hinsley Hall, a Leeds, da lunedì scorso a ieri. “Prevediamo che saranno almeno 1500 i partecipanti”, spiega il segretario generale della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles Christopher Thomas. “Pensiamo questo congresso come un altro passo importante per uscire dal periodo Covid e un trampolino verso il Giubileo”. In una delle risoluzioni conclusive della plenaria i vescovi inglesi, ricordando i documenti di Papa Francesco “Laudate Deum” e “Laudato si’”, hanno lanciato un appello ai leader politici perché, in vista della Cop28, fissino obiettivi di transizione energetica obbligatori, efficienti e che vengano attentamente monitorati e hanno ricordato gli sforzi fatti dalle parrocchie e dalle diocesi cattoliche per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Il vescovo John Arnold, portavoce in materia di ambiente, ha ricordato alla plenaria che è importante rimanere vigili e che anche piccoli sforzi individuali fanno la differenza. I vescovi hanno dedicato una risoluzione anche al conflitto in Israele, condannando l’attacco dei primi di ottobre, chiedendo la cessazione della violenza e ricordando tutte le vittime e soprattutto i bambini, facilmente traumatizzati dalla guerra. I vescovi hanno approvato l’elevazione a status di santuario nazionale della cappella e della sorgente miracolosa di santa Winefred, nel Galles, e ascoltato una relazione sul Sinodo dei vescovi.

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