Elisabetta II: vescovo anglicano Graham Kings, “aveva una fede profonda. Unica nell’interpretare il suo ruolo che considerava affidato da Dio”

“La Regina Elisabetta aveva una profondissima fede, della quale parlava nei suoi messaggi di Natale e per gli anniversari dell’incoronazione, e riceveva spesso la comunione. Per la nostra nazione sarà un lutto profondo e anche chi è repubblicano sarà addolorato”. Il vescovo anglicano Graham Kings, oggi in pensione a Cambridge, si commuove quando pensa alla sovrana appena scomparsa che ha incontrato. Per commemorarla ha voluto twittare una preghiera speciale. “Ha fermato la tempesta e le onde del mare sono state zittite. Poi furono felici perché provarono pace e Lui li condusse al paradiso che desideravano”, queste le parole che ha inviato sui social media. “Esiste un episodio della vita della sovrana che racconta la sua personalità molto bene”, spiega il vescovo Kings. “Una volta un chirurgo che aveva lavorato ad Aleppo ed era molto traumatizzato dall’esperienza, David Nott, andò a trovarla e pensava che la Regina gli avrebbe chiesto della sua esperienza, ma, invece, la sovrana prese le sue mani, le accarezzò e, durante il pranzo, cominciò a parlargli dei suoi cani, i corgi. Gli raccontò come si chiamavano, la loro storia e gli chiese di accarezzarli e di prendere dei biscotti, da una scatola, per dare loro da mangiare”. “È molto meglio di parlare, vero?”, gli disse la sovrana, “e il chirurgo ha raccontato di essersi sentito meglio dopo quell’esperienza e che i ricordi dolorosi di Aleppo sono diventati meno forti”.
“L’ho conosciuta quando ero vescovo di Sherborne e ne ho apprezzato la gentilezza, la capacità di simpatizzare con chi incontrava e di dedicare un’attenzione unica ed esclusiva a ciascuno che si sentiva unico mentre parlava con lei”, racconta il vescovo Kingsù. “Penso che sia stata unica nella sua capacità di interpretare il suo ruolo che considerava una missione che gli aveva affidato Dio durante l’incoronazione, nel momento in cui venne unta con l’olio santo dall’allora arcivescovo di Canterbury. Interpretava il suo ruolo come un servizio ai sudditi non un privilegio. Penso che abbia avuto tante tragedie nella sua vita ma che la sua fede l’abbia sostenuta. Verrà trasportata a Londra dove giacerà fino a che i funerali verranno celebrati, tra dieci giorni, a Westminster abbey”.
“Sono convinto che il figlio Carlo sarà un ottimo sovrano. Ho incontrato anche lui alla Facoltà di divinity, all’università di Cambridge e so che anche lui è molto religioso. Ha lavorato molto per il dialogo multireligioso e ha scritto molto di questi argomenti”, conclude il vescovo Kings.

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