Elezioni politiche: Acli, “metodo, collaborazione e azione” nell’appello alla politica

Metodo, collaborazione e azione. Sono questi i punti su cui la Federazione Acli Internazionali ha voluto oggi sollecitare la politica affinché anche gli italiani all’estero possano sentirsi pienamente rappresentati e vadano a votare in modo consapevole. La sollecitazione è giunta oggi da un evento on line promosso da Acli e Fai (Federazione Acli internazionali) per “portare al centro della campagna elettorale la condizione degli italiani che hanno lasciato il nostro Paese e sensibilizzarne il voto”. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti Acli da 24 Paesi nel mondo e i rappresentanti dei partiti politici. Durante i lavori è stato presentato un manifesto, “Il Paese della dignità”, e “un appello su proposte concrete” come detto da Matteo Bracciali, presidente Fai. I presidenti delle Acli internazionali che sono intervenuti, Maria Chiara Prodi, Presidente Acli Francia, Giuseppe Rauseo, Presidente Acli Svizzera e Antonio Enzo Palmieri, Presidente Acli Canada, hanno rilanciato i tre punti presenti nel manifesto dove  si chiede alla politica di “adottare un metodo sistematico di contatto con le comunità all’estero e non creare nuovi contenitori di rappresentanza, ma dare risorse e rilevanza sostanziale agli strumenti che già ci sono, in particolare quelli con funzione istituzionale, come Cgie e Comites. Puntare sulla collaborazione tra associazionismo e le rappresentanze dei Comites per promuovere i diritti di cittadinanza e la prima accoglienza. Infine, occorre un’azione legislativa e di pressione politica volta al pieno riconoscimento dei titoli professionali in Europa e un rinnovato rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino basato su semplificazione e accompagnamento”. All’appello delle Acli hanno risposto i rappresentanti dei partiti presenti. A concludere l’incontro è stato il Presidente nazionale Acli Emiliano Manfredonia: “Abbiamo chiesto ai candidati dei partiti di mettere al centro di questa campagna elettorale il tema degli italiani che vivono nel mondo. Siamo qui per farci ascoltare. La riduzione dei parlamentari ha fatto sì che gli italiani all’estero siano sotto rappresentati. Come Acli continueremo ad andare avanti e a stare vicino agli ultimi per continuare a costruire ‘Il Paese della dignità’ che esiste già nelle fatiche e nel lavoro di ognuno”.

 

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