Papa Francesco: udienza, “quante volte abbiamo detto che i vecchi danno fastidio”

“Quante volte abbiamo sentito o pensato: ‘i vecchi danno fastidio, questi vecchi sempre danno fastidio’: non dite di no, è sì! Lo abbiamo detto, lo abbiamo pensato”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata alla vecchiaia, e in particolare al quarto comandamento: “Onora il padre e la madre”. La fragilità dell’età anziana, ha osservato Francesco, è “segnata in modo speciale dalle esperienze dello smarrimento e dell’avvilimento, della perdita e dell’abbandono, della disillusione e del dubbio”: “Naturalmente, le esperienze della nostra fragilità, di fronte alle situazioni drammatiche – talora tragiche – della vita, possono accadere in ogni tempo dell’esistenza. Tuttavia, nell’età anziana esse possono suscitare meno impressione e indurre negli altri una sorta di assuefazione, persino di fastidio”. “Le ferite più gravi dell’infanzia e della giovinezza provocano, giustamente, un senso di ingiustizia e di ribellione, una forza di reazione e di lotta”, ha argomentato il Papa: “Invece le ferite, anche gravi, dell’età anziana sono accompagnate, inevitabilmente, dalla sensazione che, comunque, la vita non contraddice sé stessa, perché è già stata vissuta”. “E così i vecchi sono un po’ allontanati”, ha aggiunto a braccio. “Nella comune esperienza umana, l’amore – come si dice – è discendente: non ritorna sulla vita che sta dietro le spalle con la stessa forza con la quale si riversa sulla vita che ci sta ancora davanti”, ha spiegato Francesco: “La gratuità dell’amore appare anche in questo: i genitori lo sanno da sempre, i vecchi lo imparano presto. Nonostante ciò, la rivelazione apre una strada per una diversa restituzione dell’amore: è la via dell’onorare chi ci ha preceduto. E da qui onorare gli anziani”.

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