Unione europea: Comece, congratulazioni per nuovo inviato speciale Ue per la libertà di religione o di credo. Card. Hollerich, “pronti a collaborare”

I vescovi dell’Ue si congratulano con il nuovo inviato speciale dell’Ue per la libertà di religione o di credo e invitano la Commissione europea a fornire risorse adeguate. In una nota diffusa questo pomeriggio, la Comece fa sapere che il presidente della Commissione degli episcopali europei, card. Jean-Claude Hollerich, ha ricevuto questa notizia della nomina a Praga, dove incontra il primo ministro Petr Fiala nel contesto della presidenza ceca dell’Ue. “A nome dell’Assemblea Comece dei vescovi Ue – afferma il card. Hollerich – mi congratulo con il signor van Daele per la sua nomina. Siamo pronti a collaborare con lui. Cogliamo questa opportunità per ribadire il nostro appello alla Commissione europea affinché fornisca al nuovo inviato speciale dell’Ue risorse adeguate e un mandato ben definito, che consentiranno al signor van Daele di portare avanti la sua importante responsabilità di proteggere e promuovere la libertà di religione, un diritto fondamentale minacciato in molte parti del mondo”. A questo proposito, la Comece ricorda che l’inviato speciale dell’Ue per la libertà di religione o di credo svolge una ruolo importante che “ha reso visibili le violazioni della libertà religiosa in diverse regioni del mondo, contribuendo a migliorare la situazione di quelle minoranze religiose che subiscono discriminazioni, intolleranza e, in alcuni casi, anche persecuzione”. Il primo inviato speciale dell’Ue è stato nominato nel maggio 2016 ed ha svolto – si legge ancora nella nota – “un lavoro straordinario per affrontare i casi più importanti di violazione della libertà religiosa, tra cui, tra gli altri, la legislazione abusiva sulla blasfemia, la conversione forzata, l’uccisione di leader e membri di minoranze religiose. Dall’istituzione di questo ufficio, nonostante una chiara mancanza di risorse sufficienti – sia finanziarie che umane, e il vago mandato – l’inviato speciale dell’Ue sulla libertà di religione o di credo è diventato un punto di riferimento internazionale nella protezione e promozione della libertà religiosa in tutto il mondo. Questo importante ruolo è stato riconosciuto dal Parlamento europeo nella sua risoluzione del 15 gennaio 2019”.

 

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