Educazione: Campagna globale chiede al Governo italiano un investimento di 15 milioni di euro per proteggere e promuovere il diritto in contesti di emergenza e crisi

L’84% di bambini, bambine e adolescenti che non frequentano la scuola oggi vive in 10 Paesi in condizioni di crisi protratta: Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Mali, Nigeria, Pakistan, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Yemen. La Campagna globale per l’educazione in Italia – a cui aderiscono Arcs, Children in Crisis, Cbm Italia, Cifa Onlus, Cisl Scuola, Icei, Magis, Mais Ong, Mani Tese, Oxfam Italia, Plan International, Pro.Do.C.S., Re.Te.Ong, Save the Children Italia, Sightsavers International Italia, Vis e WeWorld – chiede al Governo italiano di impegnarsi a proteggere e promuovere il diritto all’educazione anche in contesti di emergenza e crisi protratte, attraverso un primo contributo di almeno 15 milioni di euro totali per i prossimi 4 anni al fondo globale delle Nazioni Unite “Education Cannot Wait” (Ecw).
Le organizzazioni, spiega una nota, “con il sostegno delle reti di appartenenza Link2007, Cini, Aoi, Avsi e Cisp si sono unite per proteggere e promuovere il diritto all’educazione come priorità in contesti di emergenza e crisi protratte”. “Education Cannot Wait”, ricordano, “è il fondo globale delle Nazioni Unite per l’istruzione nelle emergenze e nelle crisi protratte, che opera attraverso il sistema multilaterale per fornire risposte rapide e collaborative ai sistemi educativi colpiti da gravi crisi e colmare il divario tra gli aiuti umanitari immediati e gli interventi di lungo periodo”. Ecw lavora in stretta collaborazione con i governi, i donatori pubblici e privati, le agenzie delle Nazioni Unite, le organizzazioni della società civile e altri attori dell’aiuto umanitario e allo sviluppo per aumentare l’efficienza e porre fine alle risposte isolate. “Nel periodo 2016-2022 – prosegue la nota – ha mobilitato un impegno politico e finanziario senza precedenti per l’educazione in emergenza e crisi protratte, garantendo oltre 1,1 miliardi di dollari che hanno permesso di raggiunge più di 7 milioni di bambini. Solo nel 2021, attraverso i suoi partenariati strategici, Ecw ha raggiunto 3,7 milioni di bambini, bambine e adolescenti in 32 Paesi colpiti da crisi (di cui il 48,9% ragazze). Nello stesso anno sono stati raggiunti altri 11,8 milioni di bambini, bambine e adolescenti attraverso interventi di contrasto al Covid-19, portando il numero totale a 31,2 milioni (di cui il 52% ragazze)”.

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