Disabilità: Etiopia, la Fispic lancia il progetto di sport e solidarietà per 200 bambini non vedenti ed ipovedenti

(foto Fispic)

La Fispic-Federazione italiana sport paralimpici per ipovedenti e ciechi e l’associazione Ipo-Increasing people opportunities, hanno avviato negli scorsi giorni il progetto “Ethiopian Sport initiative for Blinds and visually impaired”, che dal 7 al 13 gennaio permetterà a circa 200 bambini ciechi e ipovedenti di Soddo, in Etiopia, di iniziare a praticare attività sportiva. L’obiettivo primario del camp, che vedrà la partecipazione di allenatori federali di calcio, torball, goalball e showdown, è quello di garantire il supporto per giovani non vedenti e ipovedenti in Etiopia, attraverso la programmazione e lo sviluppo di attività sportive dedicate, per ora non presenti. La prima fase del progetto prevede un seminario di educazione sportiva, con corsi introduttivi di formazione e promozione sportiva per giocatori, allenatori e arbitri, dando la possibilità di offrire in seguito la partecipazione ad attività di educazione fisica ai bambini etiopi non vedenti e ipovedenti, che rappresentano uno dei tassi più alti al mondo. Sarà l’Enab-Unione ciechi d’Etiopia, a fornire il materiale tecnico e gli equipaggiamenti necessari per fare sport, oltre che il principale riferimento per la formazione, il coaching e l’arbitraggio. “Siamo felicissimi di aver realizzato questo progetto unico al mondo a livello sportivo. Grazie alla collaborazione con l’associazione Ipo potremo regalare un sorriso a tanti bambini e, soprattutto, daremo loro la possibilità di fare sport. Purtroppo finora l’Etiopia non aveva mai organizzato attività sportive per non vedenti, invece ora, anche grazie alla collaborazione dell’Unione ciechi d’Etiopia a alle istituzioni locali che hanno accolto le nostre proposte con grande entusiasmo, finalmente il sogno diventerà realtà”. Sono queste le parole di Sandro Di Girolamo, presidente della Fispic, riportate sul sito dove viene illustrato il suo viaggio in Etiopia e la seguente visita in Sudafrica, dove è allo studio un’altra iniziativa per promuovere le stesse discipline sportive in partecipazione con il Comitato paralimpico locale, la South African Sports Association for the Physically Disabled (Federazione sudafricana degli sport per non vedenti) e le istituzioni locali.

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