Commissione Ue: quadro normativo sui droni. Tra i possibili utilizzi: servizi di emergenza, mappatura, riprese, sorveglianza, trasporti

La Commissione europea adotta la Strategia Ue dei droni 2.0. L’obiettivo è lo sviluppo di un mercato europeo dei droni. Lo comunica l’Esecutivo europeo in una nota odierna. La strategia si basa “sul quadro di sicurezza dell’Ue per il funzionamento e la definizione dei requisiti tecnici dei droni, che è il più avanzato al mondo”, sostiene la Commissione. Bruxelles avvierà ora i lavori sulle diciannove azioni chiave per “creare il giusto ambiente normativo e commerciale per lo spazio aereo e il mercato dei droni del futuro”. In particolare, entro il 2030 i droni dovrebbero essere utilizzati per: servizi di emergenza, mappatura, riprese, ispezione e sorveglianza nel rispetto delle norme per i droni civili, la consegna urgente di piccole spedizioni, come campioni biologici o medicinali. Inoltre, il piano prevede “taxi aerei per servizi di trasporto regolare per i passeggeri, inizialmente con un pilota a bordo, ma con l’obiettivo, poi, di automatizzare completamente le operazioni”. Il testo affronta le questioni del “rumore, della sicurezza e della privacy, le aree di sinergia tra i droni civili e quelli da difesa, le capacità di contrasto ai droni e la resilienza del sistema”. Infine, secondo la Commissione, “è necessario identificare le strutture tecnologiche critiche, come l’intelligenza artificiale, la robotica, i semiconduttori, i servizi spaziali e le telecomunicazioni dell’Ue. Ciò aiuterà l’Ue a costruire un settore dei droni innovativo e competitivo, riducendo le dipendenze strategiche”.

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