Avvento: mons. de Raemy (amm. ap. Lugano), “oggi abbiamo tante paure, Dio porterà questo mondo a un finale felice”

L’Avvento è “un tempo di attesa un po’ particolare, perché sappiamo già, è già avvenuto, quello che stiamo per celebrare. Non ci prepariamo a qualcosa di nuovo. È come un compleanno: la nascita c’è già stata”. Lo afferma l’amministratore apostolico di Lugano, mons. Alain de Reamy, nel videomessaggio alla  comunità diocesana in occasione dell’inizio dell’Avvento. Il presule ricorda che “noi il Natale lo celebriamo veramente come l’incontro con Gesù che sta per nascere”. “E perché è così?”, domanda mons. de Reamy. “Non è che facciamo finta che Gesù sta per nascere”, osserva il vescovo: “Ma sappiamo che quell’evento – unico nella storia – è stato una tale trasformazione, una tale presenza di Dio, che ci assicura l’evento finale, quando lui ritornerà tra noi”. “In questo senso – prosegue –, l’Avvento ci prepara. Ci prepara ad accogliere questo Gesù che abbiamo conosciuto a Natale, ad accoglierlo quando sarà la fine del mondo. E la fine del mondo noi la conosciamo un po’ attraverso quello che è accaduto a Betlemme nell’umiltà della grotta, con questo modo di amarci senza farci paura”. “Noi, oggi, abbiamo tante paure”, osserva mons. de Reamy: “Pensiamo alla fine del mondo come una catastrofe: una catastrofe climatica, una catastrofe di guerre, una catastrofe di epidemie. Però, noi da cristiani, avendo visto il modo di fare di Dio quando viene tra noi, sappiamo che sei Lui è entrato in questo mondo, questo mondo lo porterà Lui con noi – così che la nostra ammirazione diventa anche partecipazione. Lui, con noi, porterà questo mondo a un finale felice. Lui ritornerà, e ritornerà nella gloria come è già venuto nell’umiltà, quell’umiltà che ci prepara alla gloria della fine del mondo”. L’Avvento, conclude il vescovo, “non è altro che un periodo di attesa, nella speranza che il mondo è nelle mani di Dio”.

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