Ucraina: mons. Grušas (presidente Ccee), “chiediamo ai responsabili delle Nazioni che fermino la guerra; diciamo basta a tutta questa sofferenza”

“In questo momento così difficile per tutta l’Europa, il nostro cuore è rivolto all’Ucraina: chiediamo ai responsabili delle Nazioni che fermino la guerra; diciamo basta a tutta questa sofferenza e alla spirale di violenza, distruzione e morte a cui è costretto il popolo ucraino. Insieme a Papa Francesco chiediamo la pace”. È l’appello di pace ancora una volta lanciato da mons. Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e presidente del Ccee, aprendo l’Assemblea plenaria dei presidenti delle Conferenze episcopali europee (Ccee) che quest’anno si è svolta online. “Facciamo nostre le sue parole pronunciate all’Incontro internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio nello ‘Spirito di Assisi’”, ha detto l’arcivescovo Grušas. “L’invocazione della pace non può essere soppressa: sale dal cuore delle madri, è scritta sui volti dei profughi, delle famiglie in fuga, dei feriti o dei morenti. E questo grido silenzioso sale al Cielo… ha il diritto sacrosanto di chiedere pace in nome delle sofferenze patite, e merita ascolto. Merita che tutti, a partire dai governanti, si chinino ad ascoltare con serietà e rispetto. Il grido della pace esprime il dolore e l’orrore della guerra, madre di tutte le povertà”. Alla plenaria del Ccee, è intervenuto anche mons. Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico in Ucraina. “Mentre rinnoviamo la nostra vicinanza e il nostro affetto ai confratelli vescovi ucraini qui presenti – ha detto Grušas –, esortiamo le nostre comunità a continuare a pregare e lavorare per la pace, a essere un esempio concreto di carità, riscoprendoci fratelli tutti”.

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