Papa Francesco: udienza, “lo stile di Dio è discreto, non si impone, è come l’aria che respiriamo”

foto SIR/Marco Calvarese

“Lo stile di Dio è discreto: a Dio piace andare nascosto, con discrezione. Non si impone, è come l’aria che respiriamo, non la vediamo ma ci fa vivere, e ce ne accorgiamo solo quando ci viene a mancare”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata all’importanza, per il discernimento, di saper leggere il libro della propria vita. “Il discernimento ha un approccio narrativo”, ha spiegato Francesco: “Non si sofferma sull’azione puntuale, la inserisce in un contesto: da dove viene questo pensiero? Dove mi porta questo che sto pensando adesso? Quando ho avuto modo di incontrarlo in precedenza? È una cosa nuova o altre volte l’ho trovato? Perché è più insistente di altri? Cosa mi vuol dire la vita von questo?”. “Il racconto delle vicende della nostra vita consente anche di cogliere sfumature e dettagli importanti, che possono rivelarsi aiuti preziosi fino a quel momento rimasti nascosti”, ha osservato il Papa: “Una lettura, un servizio, un incontro, a prima vista ritenuti cose di poca importanza, nel tempo successivo trasmettono una pace interiore, trasmettono la gioia di vivere e suggeriscono ulteriori iniziative di bene. Fermarsi e riconoscere questo è indispensabile, è importante per il discernimento, è un lavoro di raccolta di quelle perle preziose e nascoste che il Signore ha disseminato nel nostro terreno”. “Il bene è nascosto, sempre, perché ha pudore, si nasconde”, le parole di Francesco: “è silenzioso, richiede uno scavo lento e continuo”.

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