Confine Colombia e Panama: appello rete continentale Clamor, “è la strada più pericolosa d’America”

(Foto ANSA/SIR)

La crisi migratoria che si registra al confine colombiano-panamense, precisamente nella giungla del Darién, il cosiddetto “Tapón del Darién”, dove transitano quotidianamente migliaia di migranti per attraversare il Centroamerica fino a raggiungere gli Stati Uniti (il Sir ha dedicato al fenomeno un recente approfondimento), suscita l’attenzione e l’allarme della rete ecclesiale continentale Clamor, lo strumento attraverso il quale le Chiese latinoamericane, in raccordo con il Celam, seguono i fenomeni delle migrazioni, degli sfollamenti e della tratta di persone.
Per questo, la rete Clamor ha avviato la campagna digitale “Il Darién non è luna strada, è una spina”. A partire dalle testimonianze delle équipe pastorali sul territorio, si vuole mostrare che si tratta della “strada più che pericolosa d’America, una rotta mortale che non sembra fermare le migliaia di migranti (per lo più venezuelani) che hanno deciso di percorrere il loro cammino alla ricerca di nuove opportunità per una vita migliore”.
L’invito della rete Clamor è quello di “farci prossimo, e riconoscere i sogni e i desideri che sono nel cuore di ciascuno degli uomini e delle donne che nella maggior parte dei casi prendono questa decisione per i loro figli e figlie”.
Tuttavia, “invitiamo alla riflessione, alla valutazione e alla consapevolezza prima di intraprendere questo cammino che per tanti è stato mortale; per questo facciamo un invito aperto a partecipare alla campagna digitale. Condivideremo messaggi che inviteranno tutte le persone che stanno pensando di intraprendere questo percorso mortale a riflettere”.

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