Martiri: Angelicum Roma, simposio sugli ex alunni Tit Liviu Chinezu e Ioan Suciu. I beati romeni vittime del regime comunista

Sono stati alunni all’Angelicum di Roma, 90 anni fa, ora sono beati e l’università dedica loro un simposio, per approfondire la loro vita di fede. Si tratta dei vescovi greco-cattolici romeni Tit Liviu Chinezu e Ioan Suciu, martiri per la fede e beatificati da Papa Francesco il 2 giugno 2019 a Blaj – chiamata anche “piccola Roma” –, in Romania. L’evento, intitolato “Due icone angeliche: beati, vescovi e martiri (Angelicum ex-alunni). La vita di fede del beato Tito Liviu e del beato Ioan Suciu” si svolgerà a Roma giovedì 20 ottobre, dalle 16.30, nell’aula Minor della Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino. Prenderanno la parola il rettore fr. Thomas Joseph White, il vescovo ausiliare di Blaj mons. Cristian Crișan, a nome del card. Lucian Mureșan, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica romena, i cardinali Marcello Semeraro e Leonardo Sandri, e don Vasile Man, postulatore della causa di beatificazione dei due vescovi martiri. Il simposio chiuderà con la visione del film “Sette testimoni per la piccola Roma”, realizzato da Anca Berlogea per Signis Romania. Il vescovo Ioan Suciu (1907-1953) ha ottenuto nel 1932 il dottorato in teologia presso l’Angelicum, e il vescovo Tit Liviu Chinezu (1904-1955) la licenza in teologia nel 1931. Arrestati nel 1948, insieme agli altri vescovi greco-cattolici, Tit Liviu Chinezu – consacrato vescovo in detenzione – e Ioan Suciu sono morti nella prigione di Sighet a causa dei maltrattamenti subiti e buttati in una fossa comune.

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