Papa Francesco: ai Redentoristi, no a “sclerocardia”, “leadership per interesse personale non è servire il Signore”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Chi rimane attaccato alle proprie sicurezze rischia di cadere nella sclerocardia, che impedisce l’azione dello Spirito nel cuore umano”. È il monito del Papa ai Redentoristi, ricevuti oggi in udienza. “La Chiesa e la vita consacrata stanno vivendo un momento storico unico, in cui hanno la possibilità di rinnovarsi per rispondere con fedeltà creativa alla missione di Cristo”, la tesi di Francesco nel discorso scritto e consegnato: “Questo rinnovamento passa attraverso un processo di conversione del cuore e della mente, di intensa metanoia, e anche attraverso un cambiamento di strutture”. “A volte abbiamo bisogno di rompere le vecchie anfore, ereditate dalle nostre tradizioni, che hanno portato tanta acqua ma hanno ormai compiuto la loro funzione”, l’invito del Papa: “E spezzare le nostre anfore, piene di affetti, di usanze culturali, di storie, non è un compito facile, è doloroso, ma è necessario se vogliamo bere l’acqua nuova che viene dalla sorgente dello Spirito Santo, fonte di ogni rinnovamento”. “Non dobbiamo mettere ostacoli all’azione rinnovatrice dello Spirito, prima di tutto nei nostri cuori e nei nostri stili di vita”, l’indicazione di rotta: “Solo così diventiamo missionari di speranza! L’abbandono della vita comunitaria e della preghiera è la porta della sterilità nella vita consacrata, la morte del carisma e la chiusura verso i fratelli. Invece la docilità allo Spirito di Cristo spinge a evangelizzare i poveri, secondo l’annuncio del Redentore nella sinagoga di Nazaret, concretizzato nella congregazione da sant’Alfonso Maria de’ Liguori”. “Coloro che si appropriano della funzione di leadership per un interesse personale non servono il Signore”, il monito finale.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori