Anziani: Mattarella, “se viviamo in un Paese democratico, economicamente progredito, dotato di una Costituzione che tutela i diritti lo dobbiamo a loro”

“Se oggi viviamo in un Paese democratico, economicamente progredito, dotato di una Carta costituzionale che tutela i diritti inviolabili dell’uomo lo dobbiamo agli anziani, portatori di un patrimonio di valori che abbiamo il dovere di consegnare integro alle generazioni future”. Si apre con queste parole la dichiarazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane.
Il tema della Giornata odierna, ricorda il Capo dello Stato, “è dedicato, quest’anno, alla resilienza delle persone anziane in un mondo che cambia, con una attenzione particolare alle donne e alla forza d’animo con cui affrontano le sfide globali”. “La pandemia da Covid-19 – sottolinea Mattarella – ha messo ancor più in evidenza le disuguaglianze esistenti, soprattutto con riferimento alle donne che costituiscono la maggioranza delle persone anziane nel mondo e affrontano il problema della insicurezza economica e del rischio di povertà in misura maggiore rispetto agli uomini della stessa fascia di età”. “Nonostante ciò, le donne anziane – rileva il presidente . continuano ad impegnarsi in modo significativo in ogni settore della vita politica, civile, economica, sociale e culturale con contributi che, troppo spesso, vengono ignorati o dati per scontato. Sono le donne che, molto spesso, continuano a svolgere, anche nell’età anziana, una parte fondamentale del lavoro di cura all’interno delle famiglie, accudendo familiari disabili e non autosufficienti. Non si può, quindi, pensare di affrontare efficacemente l’invecchiamento della popolazione, con i problemi e le opportunità che esso pone, senza tener conto della specificità femminile”.
Il Capo dello Stato osserva poi che “l’età avanzata è, purtroppo, anche una condizione di fragilità: il numero degli anziani non autosufficienti è destinato ad aumentare e ciascuno di noi – ammonisce – è chiamato a fare quanto possibile, proprio in virtù di quel legame di riconoscenza che lega ogni generazione a quella che l’ha preceduta, per garantire a tutti, in qualsiasi stagione, una vita dignitosa”.

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