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Romania: domande d’asilo in aumento. Nel 2020 il più alto numero di rifugiati degli ultimi 30 anni. Il 62% dei minori non sono accompagnati

Nonostante le restrizioni di viaggio a causa della pandemia, nel 2020 la Romania ha registrato il più alto numero di richieste d’asilo degli ultimi trenta anni: oltre seimila domande. Più di 1.500 sono state per minori, di cui 62% non accompagnati. E la tendenza continua anche nel 2021, segnalano le organizzazioni Save the children Romania e Jrs Romania: finora sono state ricevute più di cinquemila richieste d’asilo, in genere da rifugiati dall’Afghanistan, Siria, Bangladesh, Iraq, Iran, Somalia, Pakistan, Yemen ed Eritrea. “Questi nostri fratelli li dobbiamo portare nelle nostre intenzioni di preghiera”, afferma un messaggio della Conferenza episcopale romena (Cer), che invita i cattolici del Paese ad unirsi agli sforzi della Chiesa locale “per sensibilizzare di più l’opinione pubblica rispetto ai drammi delle persone afflitte dal fenomeno migratorio”. La Giornata mondiale che la Chiesa dedica ai migranti e rifugiati è stata celebrata domenica, 26 settembre, a Bucarest con una messa nella cattedrale di San Giuseppe, presieduta da don Marius Taloș, direttore Jrs Romania. La diversità culturale e linguistica ha caratterizzato sia i celebranti sia l’assemblea, che ha riunito migranti e rifugiati provenienti da Belgio, Camerun, India, Irlanda, Italia, Gran Bretagna, Nigeria, Polonia, Spagna, Sri Lanka e Stati Uniti. All’offertorio, tra i doni figurava una croce realizzata con legni delle barche dei migranti di Lampedusa. “Oltre all’organizzazione liturgica e alla sinergia ecclesiale, la più grande emozione è stata l’osmosi al livello dei cuori, attraverso la preghiera e la fede, la condiscendenza e il rispetto, la solidarietà e la generosità”, ha dichiarato alla fine don Taloș.

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