Panama: messaggio dei vescovi, “prendiamoci cura di noi stessi e vacciniamoci”. Allarme sulla situazione mineraria

Un invito al sostenere la campagna vaccinale. E un grido d’allarme per diverse situazioni a livello sociale e politico, dall’aumento della violenza alla crisi economica, fino alla questione mineraria e all’estrattivismo indiscriminato. Sono alcuni dei punti toccati dai vescovi panamensi nel messaggio diffuso al termine dell’assemblea plenaria della Conferenza episcopale di Panama (Cep). “Esortiamo la popolazione a farsi vaccinare e le autorità competenti a gestire responsabilmente i vaccini – si legge –, in modo che raggiungano tutti il ​​prima possibile. Il vaccino non previene il contagio, ci immunizza affinché i suoi tragici effetti siano ridotti al minimo e quindi non ci siano più morti. Prendiamoci cura di noi stessi e vacciniamoci”.
Scrivono, poi, i vescovi: “L’aumento della violenza è preoccupante Ci dispiace osservare un aumento degli atti di violenza tra la popolazione, che hanno anche tolto la vita a bambini innocenti. È evidente che lo stare chiusi in casa, la crisi economica, la disoccupazione, i disordini, la corruzione, nonché il traffico di droga e la criminalità organizzata, colpiscono in modo significativo le persone”.
“La crescente perdita di posti di lavoro e il forte rallentamento dell’economia – avverte la Chiesa panamense – pongono grandi sfide che richiedono inventiva e innovazione nazionali. Una delle conseguenze della pandemia è il cambiamento nel modo di gestire le aziende e il salto forzato verso l’uso intensivo della tecnologia”. Per gestire tale situazione, i vescovi reclamano un clima di dialogo e una nuova stagione di partecipazione da parte della cittadinanza.
È, ancora, “necessario un profondo ripensamento della situazione mineraria a Panama. Sono passati più di 40 anni dalla prima lettera della Conferenza episcopale panamense sullo sviluppo minerario e questa realtà non è cambiata”. La Chiesa chiede che l’essere umano, la sua dignità e i suoi diritti, siano al centro dei processi di sviluppo. In conseguenza di ciò, “raccomandiamo che, a fronte dell’attuazione e degli accordi sui progetti minerari, la consultazione e la partecipazione dei cittadini, nonché un regolamento che tuteli gli interessi della nazione, siano considerati in modo chiaro e trasparente per tutto il tempo necessario. Dobbiamo guardare oltre i problemi economici del momento e pianificare pensando alle generazioni presenti e future”.

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