Eurobarometro: cambiamento climatico, rischi e opportunità secondo i cittadini europei. Investire per transizione verde

“Nonostante la pandemia e le difficoltà economiche che gli europei si trovano ad affrontare, il sostegno per l’azione climatica resta elevato”. Il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, con incarico per il Green Deal europeo, Frans Timmermans, commenta così i risultanti, per molti diversi sorprendenti, dell’ultimo sondaggio Eurobarometro. “Gli europei sono consapevoli dei rischi a lungo termine rappresentati dalle crisi del clima e della biodiversità e si aspettano un’azione da parte dell’industria, dei governi e dell’Unione europea. I dati di questo sondaggio Eurobarometro fungono da richiamo ai politici e alle imprese”. Per la Commissione europea “sono un’ulteriore motivazione per finalizzare il pacchetto legislativo ‘Pronti per il 55%’ che presenteremo nel corso del mese per essere certi di realizzare i nostri obiettivi climatici”.
La maggioranza (64%) dei cittadini dell’Ue facenti parte del campione intervistato “sta già agendo individualmente a favore del clima e compie consapevolmente scelte sostenibili nella vita quotidiana”. Alla domanda su chi sia responsabile per affrontare i cambiamenti climatici, i cittadini hanno sottolineato l’esigenza di riforme strutturali per accompagnare le azioni individuali, indicando i governi nazionali (63%), il settore commerciale e industriale (58%) e l’Ue (57%). Oltre otto europei sondati su dieci (81%) concordano sul fatto che “le energie pulite dovrebbero ricevere un maggiore sostegno finanziario pubblico, anche se questo comporta una riduzione dei sussidi per i combustibili fossili”. Tre quarti degli europei (75%) ritengono che gli investimenti per la ripresa economica dovrebbero concentrarsi principalmente sulla nuova economia verde”.
Secondo Eurobarometro “vi è una chiara consapevolezza in merito al fatto che la lotta contro i cambiamenti climatici porta con sé opportunità per i cittadini dell’Ue e per l’economia europea”. Quasi otto europei su dieci (78%) concordano ad esempio “sul fatto che l’azione a favore del clima si tradurrà in innovazioni che renderanno le imprese europee più competitive. Quasi otto europei su dieci (78%) concordano sul fatto che promuovere la competenza dell’Ue in materia di energie pulite in Paesi extraeuropei possa contribuire a creare nuovi posti di lavoro nell’Ue”. Sette europei su dieci (70%) ritengono che ridurre le importazioni di combustibili fossili possa avvantaggiare economicamente l’Ue. Oltre sette europei su dieci (74 %) concordano sul fatto che i costi dei danni causati dai cambiamenti climatici siano molto superiori agli investimenti necessari per la transizione verde.

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