Bolivia: record continentale di femminicidi e violenza domestica. Mons. Gualberti (Santa Cruz de la Sierra), “fatto terribile che deve interrogare e impegnare cittadini e istituzioni”

(Foto: arcidiocesi di Santa Cruz de la Sierra)

“Questa settimana è stata resa nota una notizia che merita una riflessione alla luce della Parola di Dio: il nostro Paese ha i più alti tassi di violenza domestica e femminicidio dell’America Latina. È un fatto terribile che deve interrogare e impegnare tutti i cittadini e le istituzioni, specialmente ai vari livelli dello Stato, affinché questi crimini, che sono peccati anche molto gravi agli occhi di Dio, cessino”. È l’appello risuonato ieri in Bolivia, nella cattedrale di Santa Cruz de la Sierra, da parte dell’arcivescovo, mons. Sergio Gualberti, durante l’omelia della messa domenicale.
Infatti, secondo un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, la Bolivia ha il tasso più alto (60%) di violenza domestica nel contesto latinoamericano. Quest’anno i femminicidi sono già 57. Nel 35% dei casi di femminicidi registrati in Bolivia, non si ha una sentenza contro i colpevoli.
“Bisogna attuare politiche pubbliche di prevenzione, affinché fin dall’infanzia sia rispettata la sacralità della vita e la dignità di ogni persona”, ha avvertito mons. Gualberti. Secondo l’arcivescovo, oltre a pretendere che la giustizia agisca nel pieno rigore della legge, è necessario attuare politiche di prevenzione pubblica, in particolare attraverso il sistema educativo, in modo che, fin dall’infanzia, si impari a rifiutare qualsiasi atteggiamento machista e violento, rispettando la sacralità della vita e la dignità di ogni persona. Il presule ha anche esortato i media a evitare il sensazionalismo e la morbilità, dando la priorità ai programmi che promuovono i valori umani.

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