Gioco d’azzardo: Gruppo Abele, domani assieme ad altre associazioni un presidio sotto sede Consiglio regionale Piemonte per dire no a ddl Giunta Cirio

“Diciamo ‘no’ al nuovo attacco della Giunta Cirio alla legge contro il gioco d’azzardo patologico (Gap, ndr). La manifestazione delle associazioni” si terrà domani mattina “alle 9.20 in via Alfieri”, sotto la sede del Consiglio regionale, a Torino. Ad annunciare l’iniziativa del presidio è oggi il Gruppo Abele, che ricorda la vicenda: “Un ddl della Giunta Cirio, attualmente in discussione in Consiglio, mira a smantellare la 9/2016, una buona legge entrata in vigore solo 5 anni fa per contrastare il gioco d’azzardo patologico. Dopo due tentativi senza esito positivo, i partiti a sostegno del governatore del Piemonte hanno intrapreso un nuovo percorso per annullare gli effetti positivi dell’impianto normativo”.
Attraverso il disegno di legge “è stato possibile audire nelle commissioni consiliari i pareri di chi si sta opponendo a questa modifica, ma non solo. Sono stati ascoltati centri di ricerca, magistrati, forze inquirenti, rappresentanti dei medici che lavorano a stretto contatto con la dipendenza da gioco, realtà impegnate contro il sovraindebitamento e l’usura”, ma, evidenzia il Gruppo Abele, “nonostante i dati raccolti e i pareri espressi rappresentino l’efficacia di un impianto normativo che non ha proibito il gioco ma lo ha solo regolamentato, la maggioranza ha deciso di bloccare l’attività del Consiglio fino all’approvazione delle modifiche. Un’urgenza incomprensibile, in un momento di crisi sanitaria, economica e sociale”.
Per questo, “chiediamo a tutti di unirsi a noi e di ritrovarsi sotto la sede del Consiglio regionale, in via Alfieri, martedì 6 luglio dalle 9.20, per manifestare contro la maggioranza di Alberto Cirio che vuole abrogare la legge 9/2016”.
“Un’azione politica – chiarisce il Gruppo Abele – che avrà come effetto diretto l’aumento vertiginoso dell’offerta di gioco nella nostra Regione con tutti i rischi (sociali, patologici, sanitari) connessi. Difendiamo gli effetti di una buona legge e non accettiamo che si scommetta sulla salute dei piemontesi”.

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