NextGenerationEu: Commissione Ue, “piano italiano contempla un’ampia gamma di riforme e investimenti” per rispondere alla crisi

La Commissione Ue “ritiene che il piano italiano contempli un’ampia gamma di riforme e investimenti sinergici che contribuiscono a dare una risposta efficace a tutte o a gran parte delle sfide sociali ed economiche su cui vertevano le raccomandazioni specifiche per Paese rivolte dal Consiglio all’Italia nel 2019 e nel 2020 nel quadro del semestre europeo”. Lo si legge in una nota che accompagna il via libera dell’esecutivo al Pnrr italiano. Il piano comprende infatti “misure volte ad aumentare la sostenibilità delle finanze pubbliche e la resilienza del settore sanitario, rendere più efficaci le politiche attive del mercato del lavoro e migliorare i risultati scolastici”. Ci si attende inoltre che il piano “stimolerà gli investimenti al fine di ridurre le disparità regionali, accrescere l’efficacia della pubblica amministrazione e l’efficienza del sistema giudiziario, migliorare il contesto imprenditoriale ed eliminare gli ostacoli alla concorrenza”. Il piano rappresenta “una risposta completa e adeguatamente equilibrata alla situazione economica e sociale dell’Italia e contribuisce quindi in modo appropriato ai sei pilastri elencati nel regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza”.
Il piano dell’Italia presenta proposte in sei settori faro a livello europeo. Si tratta di progetti di investimento specifici, che affrontano questioni comuni a tutti gli Stati membri in settori che generano crescita e occupazione e sono funzionali alla duplice transizione: “l’Italia ha proposto ad esempio di stanziare 12,1 miliardi di euro per l’efficientamento energetico degli edifici residenziali, 32,1 miliardi per la mobilità sostenibile e 13,4 miliardi per la digitalizzazione delle imprese”.
Stando alla valutazione nessuna delle misure incluse nel piano “arreca danni significativi all’ambiente, nel rispetto dei requisiti fissati dal regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza. I sistemi di controllo predisposti dall’Italia sono ritenuti adatti a proteggere gli interessi finanziari dell’Unione. Il piano illustra sufficientemente nel dettaglio le modalità con cui le autorità nazionali intendono prevenire, rilevare e correggere i casi di conflitto di interessi, corruzione e frode in relazione all’uso dei fondi”.

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