Canada: mons. Damphousse (arcivescovo Ottawa-Cornwall), “unisco la mia voce a quanti chiedono scusa ai popoli indigeni. Come Chiesa abbiamo fallito”

“Sono senza parole per descrivere la situazione. Nelle ultime settimane ho letto e ho ascoltato per capire meglio la realtà delle scuole residenziali ma anche l’impatto che questo sistema ha avuto sui popoli indigeni. Come vescovo, mi unisco ad altri vescovi e leader religiosi in Canada, per esprimere le mie scuse per il ruolo svolto dalla Chiesa nel sistema scolastico residenziale”. Comincia così il video registrato e postato ieri sul canale YouTube dall’arcivescovo di Ottawa-Cornwall Marcel Damphousse per esprimere il dolore della Chiesa cattolica e le scuse nel giorno in cui in Canada si è celebrata la Giornata nazionale dei popoli indigeni. Il riferimento è alla scoperta dei resti di 215 bambini in prossimità di una scuola residenziale cattolica di Kamloops. “Come Chiesa abbiamo fallito non solo perché non siamo stati testimoni autentici della carità di Gesù Cristo ma perché abbiamo peccato contro fratelli e sorelle di cui dovevamo prenderci cura”, ha detto l’arcivescovo. “Le parole – ha poi aggiunto – non possono annullare il dolore e non possono far ritornare i bambini alle loro famiglie”. “Come membro della Chiesa cattolica e come vescovo sono così dispiaciuto. So che non sono solo nel mio dolore. Unisco la mia voce a quanti stanno chiedendo al Papa di scusarsi con i popoli indigeni del Canada”.  Mons. Damphousse ha quindi parlato di quanto l’arcidiocesi sta facendo insieme alle popolazioni indigene del loro territorio per promuovere azioni concrete di ascolto e riconciliazione. “Nel celebrare la Giornata nazionale dei popoli indigeni esprimo le mie più sincere scuse per il coinvolgimento della Chiesa cattolica nel sistema delle scuole residenziali e prego per la guarigione”.

https://www.youtube.com/watch?v=NPL4SR1R2SU&t=1s

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