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Vescovi tedeschi: relazione Matic, “tutelare la salute delle donne e la vita nascente”. “Però attenzione a populismi e false posizioni cristiane”

“Riteniamo importante la preoccupazione di tutelare la salute e i diritti delle donne, che è anche alla base della proposta di risoluzione. Tuttavia, ci sono una serie di questioni nella relazione Matić che ci preoccupano”: il vescovo di Essen, mons. Franz-Josef Overbeck, che presiede la commissione per le questioni sociali della Conferenza episcopale tedesca, si unisce al coro di voci che contestano il cosiddetto “Rapporto Matic” sulla salute sessuale e riproduttiva, al voto nella sessione plenaria del Parlamento europeo di questa settimana (23-24 giugno). Unendosi a quanto già dichiarato il 17 giugno scorso dalla Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), Overbeck spiega che “al centro della nostra preoccupazione c’è la tutela dell’inviolabile, inalienabile ed eguale dignità di tutti gli esseri umani”, ivi compresa “la protezione delle donne dallo sfruttamento, dall’oppressione e dalla violenza, nonché la difesa della loro integrità fisica e mentale, della loro dignità e dei loro diritti”. Ma va compresa anche “la vita non ancora nata, perché anche il nascituro ha diritto alla dignità umana, alla vita e a un indipendente diritto ad essere protetto, fin dall’inizio”. Per il vescovo tedesco è “problematico” che nel rapporto in questione “non si tenga conto dei diritti del nascituro”. Se per la Chiesa “è inviolabile la dignità di ogni vita, compresa e soprattutto quella dei bambini non ancora nati”, Overbeck respinge però ogni “tentativo da parte di populisti ed estremisti” di strumentalizzazione: “Con i loro slogan per la tutela della vita, rappresentano posizioni solo falsamente cristiane che sono ben felici di ignorare in altri contesti”.

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