Libano: incontro interreligioso nella base italiana della missione di pace dell’Onu

(foto Ministero della Difesa)

I rappresentanti delle principali confessioni del Sud del Libano si sono incontrati sabato scorso per il primo incontro interreligioso dopo il blocco causato dalla pandemia di Covid-19. L’incontro è stato organizzato dal generale Davide Scalabrin, comandante del Sector West di Unifil, per incontrare insieme le principali autorità religiose presenti nell’area di responsabilità italiana. Si è svolto nella base “Millevoi” di Shama, sede dei caschi blu del Contingente italiano in Libano. All’iniziativa hanno aderito mons. Joseph Spiteri, nunzio apostolico in Libano, mons. Bechara Haddad, arcivescovo greco melchita di Sidone e Tiro Elie, mons. Elias Kfouri, arcivescovo metropolita greco ortodosso di Tiro, Sidone e Marjiyoun, il mufti sciita sceicco Hassan Abdullah, il mufti sunnita sceicco Issam Kassab e padre Tony Elias in rappresentanza dell’arcivescovo maronita di Tiro Charbell Abdallah. L’incontro ha avuto come tema “La fede: conforto e speranza per il genere umano provato nel corpo e nello spirito dalla recente pandemia e dall’attuale crisi economica”, come riportato sul sito del ministero della Difesa, dove si comunica come il dialogo tra i rappresentanti religiosi abbia dato modo di confrontarsi sulle risposte che la fede può dare ad ogni essere umano in questi momenti così difficili. L’incontro si è svolto in un clima sereno e cordiale, basandosi sugli elementi comuni che costituiscono i pilastri della pace e dell’armonia tra le varie comunità, tutti hanno convenuto sull’importanza del dialogo e della convivenza pacifica tra i diversi culti. In merito, tutte le autorità religiose presenti all’incontro hanno rivolto apprezzamento e gratitudine ai caschi blu italiani, per il contributo fornito al mantenimento della stabilità e della sicurezza nell’area del Sud del Libano, sempre agendo secondo i principi di imparzialità e dialogo con la popolazione libanese. A sugellare questo momento di incontro, è stato piantato un albero d’ulivo, simbolo di pace e di speranza per un futuro e un mondo migliori, un futuro positivo che incontri come quello di sabato rendono sempre più realizzabile.

(foto Ministero della Difesa)

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