Coronavirus Covid-19: Sip, vaccinare tutti gli adolescenti privi di controindicazioni. Da inizio pandemia 638mila casi e 26 morti under 19

foto SIR/Marco Calvarese

Contro la pandemia da Sars-CoV-2 è necessario “un intervento vaccinale globale, in tutte le età e in tutti i Paesi del mondo”. Lo sostiene la Società italiana di pediatria (Sip), raccomandando “la vaccinazione Covid-19 per tutti i bambini e gli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni privi di controindicazioni per gli specifici vaccini autorizzati per età”. In un documento diffuso oggi – firmato dalla presidente Annamaria Staiano e dai componenti del Consiglio direttivo, tra cui il past president Alberto Villani – la Sip ricorda che nel nostro Paese dei 4,2 milioni di casi di infezione da Sars-Cov-2, 638mila casi hanno colpito gli under 19 causando 26 decessi. Il 5,5%, ovvero 231.338 casi, ha riguardato bambini tra 0 e 9 anni con 11 morti; il 9,6%, cioè 406.460 casi, la fascia di 10-19 anni di età con 15 decessi.
Di qui la raccomandazione di utilizzare “qualsiasi vaccino Covid-19 (purché approvato da Ema e da Aifa), secondo i tempi e le modalità di somministrazione previsti per le specifiche fasce di età”, e di somministrare il vaccino “anche senza attenersi a specifici intervalli di tempo rispetto ai vaccini previsti dal vigente Piano nazionale di prevenzione vaccinale, se non quelli minimi necessari per valutare eventuali eventi avversi (15 giorni)”. Nel caso caso di minore guarito dall’infezione, occorre rispettare “un intervallo di almeno 90 giorni tra la diagnosi di infezione o la somministrazione di eventuali anticorpi monoclonali e la prima somministrazione del vaccino Covid-19”. No a “prescrivere farmaci finalizzati alla prevenzione degli eventuali eventi avversi postvaccinici”. Importante invece “guidare gli adolescenti e le loro famiglie verso un percorso vaccinale libero e consapevole” e informare i genitori circa le modalità per la gestione dei più frequenti segni e sintomi postvaccinici”, soprattutto sulle tempistiche per contattare il proprio medico di riferimento. Il documento ribadisce infine agli adolescenti ed alle loro famiglie “il valore del continuo e costante rispetto delle norme per il contenimento e la diffusione del Sars-CoV-2, anche dopo vaccinazione e fino a quando non verranno formalizzate specifiche indicazioni da parte degli Enti regolatori nazionali”.

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