Diocesi: mons. Tanasini (emerito Chiavari) al successore Devasini, “ti consegno me stesso insieme a tutta questa Chiesa meravigliosa”

“Quando 17 anni fa entrai in questa cattedrale usai un’immagine sponsale che mi era stata suggerita dal mio lavoro a Genova tra le coppie. Oggi mi ritorna quell’immagine e si completa: mi dice, ci dice, che uno solo è lo Sposo che è Cristo Signore. Sposo di questa bellissima sposa che è la Chiesa di Chiavari. Noi siamo gli amici dello Sposo che hanno il compito di curarla, di sostenerla, di aiutarla, di guidarla”. Lo ha affermato ieri pomeriggio il vescovo emerito di Chiavari, mons. Alberto Tanasini, dando il benvenuto al suo successore, mons. Giampio Devasini, che ha iniziato il suo ministero episcopale come pastore della Chiesa chiavarese.
“Vescovo Giampio – ha proseguito Tanasini –, lascio a te, ormai, questo compito: quello di guidare, sostenere, curar questa Chiesa che è meravigliosa. A me non resta altro che, come fratello, sostenerti in tutto e, come fedele, seguirti in tutto. Mi impegno a farlo, desidero farlo”. “Questa – ha aggiunto il vescovo emerito – è la mia promessa che ti metto nella mani”. “Ti consegnerò tra poco il pastorale dei vescovi chiavaresi, saprai portarlo certamente nel modo migliore”, la convinzione di mons. Tanasini. “Con queste parole – ha concluso – mi consegno a te insieme a tutta questa Chiesa. E confido che sarai tu ad accompagnarmi nelle braccia del Padre quando lui vorrà. Benvenuto vescovo Giampio”.
Ad accogliere Devasini anche mons. Marco Tasca, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale ligure, che ha voluto ringraziare per “questo regalo che il Signore ci fa. L’augurio che ci facciamo è quello di crescere e di volerci bene. Credo che sia bello che i vescovi siano delle persone che si vogliono bene e camminano insieme”.
Al termine della celebrazione il commiato espresso da mons. Gianni Sacchi, vescovo di Casale Monferrato, diocesi di provenienza del nuovo pastore chiavarese: “La tua gioia sia piena. È la gioia che la tua Chiesa di Casale ti augura in un ministero episcopale lungo e fecondo”. “Ci separiamo fisicamente ma non spiritualmente”, ha assicurato Sacchi, aggiungendo che “siamo venuti in diversi, sacerdoti e laici, ad accompagnarti da Casale come segno di affetto e amicizia. I tuoi legami e le relazioni che ha costruito con noi, con i nostri preti e con il Santo popolo di Dio continueranno seppur in modo diverso”. “Casale – ha sottolineato – è la tua casa paterna e materna e la porta sarà sempre aperta”. Rivolgendosi poi ai diocesani di Chiavari ha infine affermato: “Oggi avete ricevuto nel vescovo Giampio un grande dono; aiutatelo davvero a valorizzare e a vivere al meglio il tesoro prezioso del suo ministero episcopale, con la vostra accoglienza, la docilità, l’ascolto”.

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