Diocesi: Assisi, inaugurato Polo culturale di San Rufino. Mons. Sorrentino, “riscopriamo le nostre radici sull’asse originario cattedrale-Santa Maria Maggiore”

“Quello che voi vedete oggi non è uno spostamento funzionale o un’operazione soltanto culturale, qui siamo dentro una riscoperta delle nostre radici che ci proiettano il futuro”. Lo ha detto il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, sabato 19 maggio durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo Polo culturale di San Rufino, situato nel complesso della cattedrale di Assisi e costituito dalla biblioteca e l’archivio diocesani e dall’archivio capitolare. All’incontro dal titolo “Tra radici e futuro” oltre al vescovo sono intervenuti don Cesare Provenzi, priore della cattedrale di San Rufino, Pier Maurizio Della Porta, direttore dell’archivio e biblioteca diocesani, Giovanna Giubbini, soprintendente della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria, e Donatella Casciarri, presidente del Consiglio comunale di Assisi.
Nel suo intervento il vescovo ha spiegato che l’apertura di questo Polo si inserisce in una strategia di riscoperta e “valorizzazione dell’asse originario di Assisi compreso tra la cattedrale di San Rufino e il santuario della Spogliazione con l’annessa chiesa di Santa Maria Maggiore. È su questa direttrice principale che si possono individuare almeno cinque stratificazioni: quella precristiana, la cristiana, la francescana, quella contemporanea della Shoah e quella santità attuale del beato Carlo Acutis. Il nostro compito è quello di mettere in luce questo asse in stretta connessione e sinergia con l’asse orizzontale, più noto e conosciuto, di Santa Chiara e San Francesco, sul quale Assisi si è sviluppata soprattutto dal punto di vista turistico”.

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