Striscia di Gaza: Wfp, sostegno immediato alle famiglie colpite da Covid e conflitto

Il World food programme (Wfp) ha iniziato a fornire assistenza d’emergenza “sotto forma di contante” ad oltre 51.000 persone nel nord di Gaza in risposta all’aumento dei bisogni umanitari tra le famiglie colpite dalla recente escalation del conflitto nell’impoverita Striscia. Lo rende noto lo stesso Wfp in una nota: “Per le persone che hanno perso la casa o che l’hanno abbandonata, uno dei bisogni più urgenti al momento è il cibo. Il modo più rapido e più efficace per fornire sostegno è sotto forma di contante, con voucher elettronici. Il cibo è disponibile per il momento e molti negozi sono ancora aperti, inclusi quelli che hanno già con noi accordi per il nostro sostegno regolare con voucher elettronici”, spiega Samer Abdeljaber, rappresentante e direttore Wfp in Palestina. Tuttavia, la chiusura dei passaggi per Gaza potrebbe presto causare una penuria di beni, incluso il cibo, e far aumentare i prezzi alimentari. I prezzi dei prodotti freschi stanno già aumentando dal momento che gli agricoltori che non possono raggiungere i propri campi. “Le persone a Gaza già vivevano ai limiti e molte famiglie a fatica riescono ad avere cibo da mettere sulla tavola. La loro situazione è ulteriormente peggiorata nell’ultimo anno a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19”, afferma Corinne Fleischer, direttrice regionale del Wfp per il Medio Oriente e il Nord Africa. “La maggioranza della popolazione non può sopportare ulteriori shock e la situazione attuale potrebbe scatenare a una crisi che si potrebbe allargare all’intera regione”. A Gaza, il Wfp sostiene regolarmente circa 260.000 persone attraverso trasferimenti di contante o assistenza in contanti per il cibo, con razioni dirette di cibo e con progetti di sostegno ai mezzi di sostentamento. Oltre due terzi della popolazione di Gaza di due milioni di persone soffriva già di insicurezza alimentare prima dell’attuale escalation del conflitto. Il Wfp fa quindi appello per “una immediata de-escalation e per una cessazione delle ostilità a Gaza e in Israele”.

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