Cile: elezioni Costituente, la Carta di Pinochet va in soffitta. Si affermano i candidati indipendenti e di sinistra, sconfitto il centrodestra

(Foto ANSA/SIR)

Il Cile si appresta a voltare decisamente pagina e a mettere in soffitta la Costituzione scritta ancora ai tempi di Pinochet. I risultati parziali delle elezioni di sabato e ieri per eleggere i membri dell’Assemblea costituente, hanno premiato soprattutto le liste a favore di una forte discontinuità con la precedente Costituzione.
Forte il successo dei candidati indipendenti, che nonostante un sistema di assegnazione dei seggi che non li favoriva, potranno contare su una trentina di seggi su 155, a fronte di circa il 35% dei consensi. Forte la presenza femminile, mentre nell’assemblea saranno rappresentati anche i popoli indigeni (con 17 seggi). La sinistra, sommando quella moderata (in arretramento) e il Frente Amplio, dovrebbe conquistare 53 seggi, contro i 39 del centrodestra del presidente Sebastián Piñera, che appare lo sconfitto di questa tornata. A questo proposito, il presidente ha affermato che i cittadini “ci hanno dato un messaggio chiaro e forte al Governo e anche alle forze politiche tradizionali: sintonizzarsi adeguatamente con le richieste e i desideri dei cittadini, e siamo sfidati da nuove espressioni e da nuovi leader”. Di fatto, la destra, con meno di un terzo dei seggi, non riuscirà a “controllare” e a porre veti rispetto al processo della scrittura della nuova Costituzione, che si annuncia comunque non facile.
Si è votato contemporaneamente anche per le elezioni regionali e comunali. Anche in questo caso, la tendenza è quella di un vantaggio delle liste di sinistra in vista dei ballottaggi. Clamorosa, a Santiago del Cile, per le elezioni comunali, la vittoria della giovane comunista Iraci Hassler, rispetto all’uscente di centrodestra Felipe Alessandri.

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