Giornata comunicazioni sociali: mons. Alfano (Sorrento-Castellammare di Stabia), “usare la parola per cambiare la storia”

“Un messaggio di grande attualità e di profonda efficacia: Papa Francesco ci invita a prendere sul serio la necessità di una comunicazione che favorisca l’incontro tra persone e accenda i riflettori su ciò che viene facilmente trascurato. Anzi, con una forte provocazione, esorta tutti a leggere gli eventi con gli occhi e il cuore di chi è escluso dalla nostra società. Anche così si contribuisce a edificare un mondo aperto, accogliente, più giusto e fraterno”. Lo dice mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si è celebrata ieri.
Il presule riflette su “due importanti figure”. Innanzitutto, “i giornalisti, la cui professione è una vera e propria missione, oggi più delicata che mai. Raccontare la storia di uomini e donne che lottano per non perdere la speranza significa contribuire al cammino dell’umanità verso un tempo di pace sociale e di fraternità: meta non impossibile da raggiungere, se diamo voce a chi ha qualcosa da dire ma non è ascoltato. A loro dico, coraggio!”.
Poi, “gli animatori della cultura e della comunicazione – figura presente ed istituita nella nostra diocesi – che svolgono un servizio assai importante per le nostre comunità parrocchiali: condividere non solo ciò che si fa ma soprattutto ciò che anima il nostro cammino di fede rendendoci compagni di viaggio di tutti, senza escludere nessuno. A loro dico, grazie!”
Mons. Alfano chiude la sua riflessione, “ritornando al Santo Padre, che a partire da una interessante citazione di Shakespeare, ci ricorda quanto siamo tutti invitati a usare la ‘parola’ non per ingannare nascondendo il nulla, ma per cambiare la storia suscitando curiosità e interesse, come è accaduto ai primi discepoli di Gesù: ‘vieni e vedi'”.

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