India: dopo il Covid ora il ciclone Tauktae. Un italiano in Kerala, “chiusi in casa per giorni, tanti danni”

Dopo il Covid ora anche il ciclone Tauktae, il primo monsone della stagione delle piogge, sta mettendo a dura prova l’India, soprattutto le zone costiere. Il ciclone è passato nelle corse ore sopra Mumbai (nello Stato centro-occidentale del Maharastra), con piogge torrenziali, inondazioni e black out in diverse zone della città. Sono almeno sei i morti. Nello Stato del Gujarat 150mila persone sono già state evacuate dalla Protezione civile. Tauktae sta correndo con una velocità del vento di 155-165 chilometri l’ora e raffiche fino a 185 chilometri orari. Sui social gli indiani segnalano scene mai viste nella stagione monsonica.

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Nello Stato meridionale del Kerala solo oggi è tornato il sole, dopo quattro giorni di pioggia e vento. “Il ciclone ha fatto parecchi danni, tante persone sono state sfollate dai villaggi – racconta al Sir Gennarino Deo, di Alfonsine (Ravenna), che vive da oltre un anno nella località turistica di Varkala, in Kerala -. L’epicentro non era qui ma il vento tira comunque forte e ha distrutto parecchie abitazioni. Il centro di Varkala sembra sia stato bombardato, con cavi elettrici divelti, lamiere e plastiche ovunque, spiaggia completamente devastata”. I pochi stranieri che vivono a Varkala sono chiusi in casa come gli indiani, perché da alcuni giorni è iniziato il “triple lockdown”, la forma di lockdown più rigorosa. Il mese scorso nello Stato del Kerala si sono svolte le elezioni: gli assembramenti ai comizi elettorali e le votazioni hanno contribuito alla risalita della curva dei contagi. Le misure restrittive in quattro distretti del Kerala prevedono l’apertura dei negozi dei beni essenziali solo il lunedì, il mercoledì e il venerdì fino alle 2 del pomeriggio. Tutti gli altri rimangono chiusi. Sono consentite solo consegne di cibo take away è c’è divieto assoluto di aggregazione e di spostamento per i viaggi non necessari: la polizia può sequestrare biciclette o automobili in caso di violazione delle regole. “Da quando sono qui questo è uno dei periodi più difficili – conclude Deo -. Cercheremo di superare anche questa, ma c’è bisogno di tante preghiere”.

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