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Romania: card. Muresan (greco-cattolici), “la festa di Pasqua sia una nuova primavera di speranza che abbracci l’intera umanità”

“Venite a prendere la luce!”, dice il sacerdote ai fedeli durante la messa nella notte di Pasqua, secondo il rito bizantino. E “la gioia di Pasqua nasce proprio da questo richiamo misterioso”, ricorda nel suo messaggio pasquale il card. Lucian Mureșan, arcivescovo maggiore della chiesa greco-cattolica romena. “Come le donne che vanno in fretta ad annunciare con gioia ai discepoli che il Signore è risorto, abbiamo anche noi il dovere di diffondere speranza alla gente che incontriamo, per svelare loro il mistero della presenza viva di Gesù in mezzo a noi”. Però, fa notare il cardinale, “prima della Pasqua c’è sempre il venerdì santo”. “Viviamo momenti difficili, di sofferenza, di malattia. Continuiamo ad essere in piena pandemia. Il venerdì santo sembra prolungarsi, ma sappiamo che non sarà più grande del giorno della risurrezione. La croce, la sofferenza, la malattia che ci circondano devono essere vissute in Cristo, e così diventeranno segni preziosi di grazia e benedizione”. Assicurando il suo pensiero per quelli “colpiti direttamente dalla malattia e la sofferenza: vescovi, sacerdoti, religiosi, medici e fedeli, ma anche quelli che hanno lasciato questo mondo senza poter ricevere nemmeno una carezza dai loro cari”, l’arcivescovo greco-cattolico invita tutti a pregare e a offrire con amore il proprio aiuto, infondendo fiducia e coraggio. Quest’anno le autorità romene permettono ai fedeli di partecipare alle celebrazioni pasquali, che saranno trasmesse anche dalla televisione pubblica Tvr. La chiesa greco-cattolica romena, di tradizione orientale, segue il calendario religioso giuliano, per cui celebra la Pasqua il 2 maggio, insieme alla chiesa ortodossa romena e alla chiesa armena.

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