Terremoto Centro Italia: formalizzato il Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) del Cratere Centro Italia

Formalizzato oggi il Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) del Cratere Centro Italia, previsto dall’ultima Legge di Bilancio, con una dotazione di 160 milioni di euro, e finalizzato a sostenere la crescita economica delle aree colpite dal sisma del 2016. L’avvio del Contratto, si legge in un comunicato stampa congiunto del Commissario straordinario Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini, e del Ministro per la Coesione, Mara Carfagna, è stato formalizzato oggi nel corso di una riunione indetta dal già citato ministero, alla quale hanno partecipato il Commissario Legnini, i Presidenti e gli Assessori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, i rappresentanti dei Sindaci del cratere, l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, ed il nuovo direttore dell’Agenzia per la Coesione, Paolo Esposito. Il Contratto è destinato a sostenere progetti ed investimenti integrativi e complementari rispetto alla ricostruzione materiale degli edifici, per assicurare la ripresa e lo sviluppo dell’economia delle aree colpite dai terremoti del 2016 e 2017. Le aree di intervento individuate sono cinque e riguardano: ambiente e risorse naturali, cultura e turismo, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana e infrastrutture sociali. I tempi di attivazione dei progetti saranno brevissimi: l’obiettivo è quello di attivare concretamente i primi progetti entro l’estate. Il valore aggiunto del Cis è quello di “assicurare un coordinamento strategico per l’attuazione rapida e integrata degli interventi, con la regia del Ministro per il Sud, la gestione dell’Agenzia per la Coesione e l’apporto di Invitalia come soggetto attuatore degli interventi. A definire gli ambiti di intervento sarà un Tavolo Istituzionale, composto dalla Cabina di Coordinamento che governa la ricostruzione sisma 2016, presieduta dal Commissario, con la partecipazione dei presidenti delle quattro Regioni e i rappresentanti dei sindaci”. “Ho ritenuto un dovere – dichiara Carfagna – dare priorità a una delle aree italiane più fragili ed esposte alla crisi per le conseguenze di una catastrofe naturale che tutta Italia ricorda ancora con angoscia. Cinque anni dopo il sisma, puntiamo a offrire ai cittadini e alle cittadine, ai giovani, alle famiglie, una concreta alternativa all’emigrazione o alla dipendenza dall’assistenza pubblica, in osservanza del principio-guida che spero ispiri tutti in questo difficile momento: creare le condizioni perché nessuno resti indietro”. “Il Cis ed i suoi meccanismi – ha detto da parte sua il Commissario Legnini – faranno da apripista alla definizione di una strategia più vasta di rilancio del Centro Italia con l’attivazione delle ingenti risorse previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ed ora confluite nel Fondo complementare da 30 miliardi che affiancherà il Recovery Fund”.

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