Crisi globale: de la Iglesia Viguiristi (Gregoriana), “ripagare debito ecologico” e “finanziare solidarietà vaccinale”. La lettera del Papa a Fmi e Bm

L’8 aprile 2021, in occasione del Meeting annuale di primavera del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale – le due istituzioni sorelle nate nel 1944 dagli Accordi di Bretton Woods –, Papa Francesco ha inviato una lettera a tutti i partecipanti. Nel testo il Santo Padre mette in risalto i problemi più gravi del nostro mondo, aggravati dalla crudele pandemia che stiamo vivendo: lo scrive  Fernando de la Iglesia Viguiristi, professore di economia internazionale presso la Pontificia Università Gregoriana e corrispondente dalla Spagna de “La Civiltà Cattolica”, nel numero della rivista in uscita sabato, anticipato al Sir.
L’autore dell’articolo sintetizza i quattro auspici del documento papale: che da questa dura contingenza nasca l’opportunità di un cambia­mento verso un’economia più inclusiva, sostenibile e orientata al bene comune universale; che i Paesi poveri abbiano voce reale ne­gli organismi internazionali e accesso ai mercati internazionali; che essi vengano aiutati attraverso il condono dei debiti contratti; che siano sostenuti nella transizione a un’economia verde. Auspici fondati su altrettante “considerazioni”, o “diagnosi”: “nessuno si salva da solo,”; esiste un vero e proprio “debito ecologico” da saldare da parte delle economie sviluppate; serve “un piano globale, che richiede una cooperazione finanziaria”, per conseguire un obiettivo co­mune, ” il bene comune universale”; occorre finanziare una “solidarietà vaccinale che va a beneficio di tutti”. “Mai come adesso – conclude de la Iglesia Viguiristi  – sono necessari politici in grado di incarnare al tempo stesso la competenza, la volontà di fare e la sensibilità sociale”.

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