Sanità: Fnopi, proposte a Governo, Parlamento e Regioni per ottimizzare le competenze e metterle al servizio del Paese

Mettere al servizio del Paese tutte le competenze infermieristiche, dai processi assistenziali alla prescrizione di alcune classi di farmaci. Sono, in estrema sintesi, le proposte dell’Advisory Fnopi (Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche che rappresenta gli oltre 454mila infermieri) che ha presentato un documento a Governo, Parlamento e Regioni per spiegare in che modo la professione infermieristica possa contribuire a potenziare e ammodernare il Servizio sanitario nazionale, e a  velocizzare la campagna vaccinale anti-Covid.
“Un supporto importante al cambiamento” può venire “dalle risorse del  Recovery Plan”, sostiene la federazione, secondo la quale occorre anzitutto “riformare il percorso di formazione, contestualmente ad un graduale ampliamento dei numeri programmati per le lauree in infermieristica e in particolare per l’accesso alle lauree magistrali”. “Obiettivo minimo da realizzarsi entro un decennio la disponibilità di un 20% dei professionisti ad elevata specializzazione nelle diverse aree dell’assistenza”.
Occorre inoltre “valorizzare la professione con interventi su quattro dimensioni: pianificazione; reclutamento e selezione; percorsi di carriera e ricompensa”; “cambiare rotta sugli interventi terapeutici grazie all’ampliamento delle competenze, a partire dalla possibilità di prescrivere alcune classi di farmaci e presidi che rientrano nella loro sfera di conoscenza e competenza, e sugli interventi assistenziali”, compresi quelli legati alle centrali operative del 116-117. Importante potenziare il ruolo dell’infermiere di famiglia e di comunità; dimensionare gli organici di personale sanitario in riferimento ai vecchi e nuovi bisogni della popolazione; delineare “un sentiero coerente di ruoli da ricoprire nel tempo, prevedendo anche un sistema premiante che mantiene equo il rapporto tra contributi e incentivi, in linea con gli altri Paesi membri dell’Unione europea”.

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