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Coronavirus Covid-19: 240 parlamentari scrivono ai 27 leader Ue. Vaccini per tutti, condivisione proprietà intellettuale e know-how, eliminando i monopoli

(foto SIR/European Parliament)

“La comparsa di nuovi ceppi del Covid-19 dimostra che non sconfiggeremo il virus finché non lo sconfiggeremo ovunque. Siamo al cospetto di una delle più grandi crisi sanitarie che il mondo abbia dovuto affrontate nella storia recente. Oltre 2,6 milioni di vite sono già state perse nel mondo. L’economia globale rischia di perdere trilioni di dollari se il tasso di vaccinazione non cresce rapidamente”. Sono le prime battute di un appello firmato, ad oggi, da 240 europarlamentari e parlamentari nazionali, in vista del Consiglio europeo del 25-26 marzo. I deputati si rivolgono ai 27 capi di Stato e di governo Ue, che discuteranno ancora una volta dell’emergenza sanitaria e della campagna vaccinale: “I sistemi sanitari nazionali sono spesso al limite o al di sopra delle proprie capacità, intere economie sono in ginocchio e milioni di persone rischiano di perdere i propri mezzi di sostentamento. A un anno di distanza dall’adozione delle prime misure di confinamento adottate in Europa, è chiaro che bisogna aumentare urgentemente e in maniera esponenziale la produzione e la disponibilità di vaccini, test, medicinali e materiale protettivo”.
Il testo, prima firmataria la finlandese Alviina Alametsä, prosegue: “Ciò richiede una più ampia condivisione delle tecnologie brevettate oltre che del know-how, dei dati e delle risorse, specialmente con i Paesi in via di sviluppo. Ci uniamo all’appello del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, di oltre 100 governi nazionali, di centinaia di organizzazioni della società civile e dei sindacati, e chiediamo alla Commissione europea ed agli Stati membri dell’Ue di discutere ai massimi livelli e sostenere la proposta di sospensione temporanea di alcune obbligazioni dell’Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale (Trips). La misura, proposta da India e Sudafrica, faciliterebbe la condivisione di tutta la proprietà intellettuale e del know-how, eliminando i monopoli di proprietà intellettuale, rimuovendo l’incertezza giuridica, e assicurando la possibilità di collaborare per aumentare e accelerare la disponibilità e l’accessibilità, anche economica, dei vaccini, dei test e dei trattamenti Covid-19 a livello globale”.

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