Marittimi: Franzi (Stella Maris Genova), “pandemia ha evidenziato quanto il mondo marittimo sia ancora dimenticato”

“Nel 2020 abbiamo visitato 1292 navi con 27.871 marittimi imbarcati e contattati e, nel solo periodo di Natale, abbiamo consegnato 2500 calendari, 1000 pacchi natalizi con cappellini e sciarpe di lana fatti a mano ed arrivati da tutta la diocesi, 5000 mascherine monouso, 500 flaconi di detergenti igienizzanti, 100 Sim card internazionali per telefonare alle famiglie”. Con queste parole, il diacono Massimo Franzi traccia il bilancio dell’attività svolta dalla Stella Maris di Genova nell’anno passato. Dopo un periodo di forzata inattività dovuta all’epidemia in corso, “i volontari di Stella Maris sono tornati a incontrare i lavoratori del mare che, all’ormeggio in porto, non possono sbarcare”. “Il lungo periodo di lockdown – ha spiegato Franzi – ha limitato fortemente anche l’attività degli “ship visitor” della nostra associazione che si prende cura del conforto spirituale e materiale dei marittimi lontani da casa. Ma non ha impedito l’incontro con i marittimi, che grazie ai social e alle video chiamate hanno potuto soddisfare il loro bisogno di parlare e soprattutto di sentirsi ascoltati. Con il graduale allentamento delle restrizioni anti Covid, sono riprese anche le prime visite a bordo, e quindi l’incontro con i marittimi di persona, seppur da dietro la mascherina”. Purtroppo, ha aggiunto, “la pandemia ha evidenziato quanto il mondo marittimo sia ancora dimenticato a livello globale e quanto non esista una normativa condivisa ed una rete di welfare. Sono state infatti centinaia le navi da crociera in rada, perché i governi non le facevano rimpatriare, e migliaia i marittimi bloccati”. Nella relazione dell’attività svolta lo scorso anno, Franzi ha poi definito “importante e costruttiva la collaborazione con l’Istituto Nautico di Genova al tal punto che la Stella Maris è stata inserita come materia di studio nell’ambito dell’educazione civica”. Inoltre, “alcuni studenti dell’istituto stanno facendo servizio in Stella Maris e molti di loro, anche dopo il diploma, rimangono a fare servizio nel gruppo giovani della nostra associazione”.

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