Ue: mons. Hérouard (Comece), “bisogna fare di più contrastare le nuove forme di povertà in Europa”

“Bisogna fare di più per controllare e contrastare le nuove forme di povertà e promuovere rimedi creativi alle cause strutturali della povertà”. Lo afferma mons. Antoine Hérouard, presidente della Commissione affari sociali della Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea), presentando la Dichiarazione pubblicata oggi dal titolo “Listen to the cry of the Poor in the context of the Covid-19 pandemic and its recovery”. La Dichiarazione propone alcune buone pratiche realizzate in Europa dalle Chiese in questo periodo di crisi pandemica ed una serie di 11 raccomandazioni alle istituzioni dell’Ue per “rafforzare la lotta alla povertà in Europa”. Sebbene la crisi del Covid-19 non abbia creato un’esplosione di povertà, la Comece osserva un moltiplicarsi delle situazioni di fragilità che colpiscono la vita delle persone, delle famiglie e delle comunità in tutta l’Unione europea. I vescovi mettono in guardia: i poveri non siano concepiti solo come i beneficiari delle politiche sociali ma siano considerati come “i protagonisti” della ripresa economica nell’Europa post Covid-19. Mons. Hérouard spiega: “Qualsiasi riflessione e azione sulla lotta alla povertà dovrebbe mirare a ridurre l’emarginazione e a promuovere una maggiore inclusione integrale, intesa come partecipazione economica, sociale e politica”.

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