Cammino sinodale: mons. Sanguineti (Pavia), “ascolto umile, discernimento e preghiera sotto la guida dello Spirito Santo”

“Come Chiesa di Pavia, nelle prossime settimane cercheremo di mettere a fuoco come vivere” il cammino sinodale “nelle nostre comunità, facendo tesoro delle parole del Papa e del documento preparatorio del Sinodo, che unito al Vademecum, preparato dalla Segreteria generale del Sinodo, offre una traccia di lavoro”. Lo scrive mons. Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia, nell’editoriale de “Il Ticino”.  “Stiamo vivendo un tempo di ripresa della vita sociale, mentre stiamo uscendo dall’emergenza della pandemia, un tempo che può diventare un tempo di rigenerazione ecclesiale, per la vita delle nostre comunità”, osserva il presule sottolineando che “tre parole esprimono questo tempo: la missione in uscita, come vicinanza e ascolto, l’annuncio del Vangelo, incarnato in una testimonianza che possa destare attrattiva nel cuore, e la comunione che si declina come sinodalità, come cammino in cui crescere insieme nell’ascolto dello Spirito, nell’ascolto gli uni degli altri, nell’ascolto anche di vissuti lontani dalla fede e dalla Chiesa”.
Secondo il vescovo, “il cammino sinodale è un’esperienza che dovrebbe coinvolgere, per quanto possibile, più persone, dando respiro alla vita delle comunità cristiane” ed entrando “in un percorso di ascolto umile, di discernimento sapiente e concreto che possa condurre a individuare scelte e priorità, senza paura di cambiare e di osare strade nuove”. Il tutto “custodendo una viva docilità allo Spirito Santo, sostenendo il cammino sinodale con tempi di preghiera e di adorazione, perché il Sinodo è un cammino di Chiesa in ascolto innanzitutto del Signore, vivo e presente, e del suo Spirito”.

 

 

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