Immigrazione: Caritas/Migrantes, meno stranieri in Italia. Sono 5.035.643 (-5,1%), “effetto calo demografico e pandemia”

Diminuiscono i residenti stranieri in Italia, che passano dai 5.306.548 del 2020 agli attuali 5.035.643 (-5,1%), per un effetto combinato del calo demografico generale, delle restrizioni alla mobilità e a causa della pandemia. L’incidenza della popolazione straniera sul totale si attesta sull’8,5%. La tendenza alla progressiva diminuzione della popolazione italiana (-6,4%, 987mila residenti in meno rispetto all’anno precedente) coinvolge nel 2021 anche gli stranieri (-5,1%). Anche i permessi per motivi di protezione internazionale hanno segnato un decremento dal 2019 (-5,6%), a causa della chiusura degli arrivi dall’estero, degli sbarchi e degli attraversamenti dei confini. Spicca il calo dei permessi per i minori stranieri non accompagnati, che sono passati dai quasi 18mila del 2019 ai 3.774 del 2020. Sono alcuni dei dati che emergono dalla XXX edizione del Rapporto Immigrazione di Caritas italiana e Fondazione Migrantes, intitolato “Verso un noi sempre più grande”. Tra le presenze straniere in Italia prevalgono le donne (51,9%), che arrivano all’80% dall’Ucraina, dalla Georgia e da diversi Paesi dell’Est Europa. La maggioranza degli immigrati continua a vivere al Nord (58,5%), il Nord Est e il Centro si aggirano entrambi intorno al 24,5%, mentre nel Sud e nelle isole sono il 12,1% e il 4,8%. Le prime cinque regioni sono la Lombardia (22,9% della popolazione straniera in Italia) seguita da Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. Capitale dell’immigrazione è sempre Roma, in cui risiede il 10%, seguita da Milano (9,2%) e Torino (4,2%).  I 3.696.697 cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno  (dati Ministero dell’Interno) lo sono per motivi di famiglia (48,9% del totale, +9,1% rispetto al 2019), seguiti da quelli per lavoro (43,4% e +12,1% dal 2019), quindi dai motivi di protezione internazionale (5,0%), comprese le forme di tutela speciale o ex umanitaria. Gli alunni con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2019/2020 sono, in valori assoluti, 876.801, il 10,3% del totale, in decrescita dal 2018. Il dato più interessante è l’aumento degli stranieri iscritti negli istituti di scuola secondaria di secondo grado, segno della spinta delle seconde generazioni. Invece quasi un quarto dei bambini figli di immigrati, nell’età 3-5 anni, non frequenta la scuola dell’infanzia.

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